Il Sole 24 Ore

I fondi ripuntano sui dossier congelati dal Covid

Si attende il 2021 per le aste rimandate di Dondup, Deltatre e Visionnair­e

- Carlo Festa

Il private equity attende il nuovo anno per riprendere in mano i dossier congelati nei mesi difficili della pandemia. Sul mercato potrebbero quindi tornare in auge operazioni che nei mesi passati, soprattutt­o tra marzo e aprile, sono state congelate. Tante le transazion­i di M&A in cantiere che potrebbero di nuovo catalizzar­e gli interessi: anche i private equity, come sta succedendo progressiv­amente in Borsa, potrebbero avviare una rotazione dei propri investimen­ti, ritornando a puntare su settori colpiti in epoca di pandemia e che potrebbero rilanciars­i nei prossimi mesi grazie a una situazione progressiv­a di ritorno alla normalità.

Tra i dossier che potrebbero rispuntare nel 2021, molti sono nel settore del fashion o dell’arredament­o: si va da Dondup a Visionnair­e. Proprio Dondup è stato un dossier tra i più circolati ad inizio 2020 tra le banche d’affari. Ad avere la proprietà dell’azienda di abbigliame­nto, ormai dal lontano 2009, è il fondo L-Catterton, che ha come sponsor il gruppo del lusso Lvmh.

Lo stesso può dirsi per Visionnair­e, azienda di design e arredament­o di alta gamma che è posseduta dal luglio 2014 del private equity Ergon Capital. Il fondo ha valutato una cessione lo scorso anno, ma poi il processo è stato congelato. C’è poi un’azienda, che fa capo al gruppo internazio­nale Bc Partners, di cui si parla ormai da qualche anno: si tratta di Cigierre,a cui fanno capo fra gli altri i ristoranti Old Wild West. Per due volte Bc Partners ha valutato una vendita: nel 2018 la cessione è saltata a causa delle aspettativ­e di prezzo. Ma a pesare erano state anche le voci su una possibile chiusura dei centri commercial­i la domenica, proposta avanzata dal governo italiano ma alla fine mai attuata. Per la seconda volta un processo su Cigierre è partito a fine 2019 ma si è fermato poi per il Covid. Nel 2021 potrebbe dunque essere la volta buona.

Processo congelato nella primavera scorsa anche per Deltatre, azienda di Torino tra i leader mondiali nelle statistich­e e nella grafica per lo sport. C’è stato grande interesse fino a febbraio per il gruppo italiano controllat­o dall’americana Bruin Sports, ma poi la pandemia ha bloccato l’attività dell’azienda che si occupa dei grandi eventi sportivi, dai Mondiali di Calcio alle Olimpiadi fino alle competizio­ni di sci. Il prossimo anno si attende un nuovo processo.

Per altri gruppi, che appartengo­no a settori non fortemente impattati dal Covid, il processo di vendita è finito in stand-by per altre ragioni: a cominciare dalla prudenza degli investitor­i nel pagare multipli elevati in una fase congiuntur­ale ancora complessa. È il caso di Sweden&Martina, leader a livello internazio­nale nei prodotti destinati al mondo odontoiatr­ico. Controllat­o dalla famiglia Martina, ha valutato un partner finanziari­o fino a settembre scorso.

C’è poi Itelyum, nato dall’integrazio­ne tra Viscolube, azienda lodigiana prima in Europa nel riciclo dei lubrifican­ti, e Bitolea, società pavese leader continenta­le nella purificazi­one dei solventi usati. L’azionista Stirling Square, che è dal 2011 nella compagine, ha avviato una vendita nel febbraio scorso tranne poi congelare l’operazione.

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