Il Regno Unito adotta i lockdown regionali, Londra zona arancione
In Inghilterra finisce il lockdown nazionale ma iniziano le restrizioni regionali, con oltre venti milioni di persone nelle zone rosse.
Il Governo ha annunciato ieri che dopo il 2 dicembre, quando finirà il secondo lockdown nazionale durato un mese, l’Inghilterra verrà divisa per zone con restrizioni differenziate in base alla fascia di rischio contagio da coronavirus.
« Dobbiamo ancora superare un inverno difficile, ma le nuove regole sono equilibrate e meno invadenti delle attuali » , ha detto il premier Boris Johnson ieri, sottolineando che le misure sono meno restrittive di quelle in vigore in Italia, Francia e altri Paesi europei.
Il Parlamento voterà martedì, il giorno prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema. Il partito conservatore è diviso e molti deputati potrebbero ribellarsi, costringendo il Governo a contare sui voti dell’opposizione laburista per far approvare le misure.
Molti deputati conservatori sono preoccupati per l’impatto sul business nelle circoscrizioni elettorali che rappresentano. Un gruppo di Tories contrari al lockdown ha formato il Covid Recovery Group, che ieri ha chiesto al Governo di dimostrare «dati alla mano che le restrizioni salvano più vite di quante ne costino » .
Il periodo prima di Natale è il più importante dell’anno per negozi, pub e ristoranti che già sono stati costretti a chiudere per molti mesi. Nella terza fascia, la zona rossa, che comprende Manchester, Midlands e dintorni al nord e la contea del Kent a sud, pub e ristoranti saranno chiusi al pubblico e potranno fare solo il servizio di asporto.
Londra sarà nella seconda fascia, la zona arancione, che prevede il divieto di incontrarsi tra persone di famiglie diverse in casa, gruppi di un massimo di sei persone all’aperto, pub aperti solo per pranzo o cena ma non per una pinta di birra. Negozi, palestre, parrucchieri e chiese potranno riaprire.
Solo tre regioni piuttosto remote sono nella prima fascia con restrizioni più lievi: la Cornovaglia, le isole Scilly e l’isola di Wight, che non hanno registrato casi nell'ultima settimana. Oltre 56.500 persone sono morte a causa del virus in Gran Bretagna, il Paese europeo con il numero più alto di vittime. La morsa sembra però allentarsi: ieri sono stati registrati 17.555 nuovi casi e 498 persone sono morte, in calo rispetto alle 696 del giorno precedente.
Johnson ha sottolineato che le restrizioni danneggiano l’economia, ma funzionano nel mantenere il virus sotto controllo e ha fatto l’esempio di Liverpool, che poche settimane fa aveva il tasso di contagio più elevato in Inghilterra e che ora, dopo test di massa durante il lockdown, ha ridotto di due terzi i casi di coronavirus.
Le decisioni annunciate ieri verranno riviste il 16 dicembre alle luce dei nuovi dati sull’andamento dell’epidemia, con la possibilità che le restrizioni siano allentate in tempo per Natale.
Johnson: misure meno restrittive di quelle in vigore in Francia, Italia e altri Paesi europei