Il Sole 24 Ore

Vaccini importati, franchigia dai dazi e dall’Iva se gratuiti

Fiscalità zero anche su anti-influenzal­i da o per enti pubblici e ospedali Obiettivo della norma è riconoscer­e l’idoneità del bene a contrasto del virus

- Benedetto Santacroce Ettore Sbandi

L’elenco dei cosiddetti beni Covid di cui all’ articolo 124 del Dl Rilancioal­l’ articolo 124 del Dl Rilancio è tassativo,è tassativo, ma può rientrare ad aliquota agevolata qualunque qualunque bene ascrivibil­e al citato elenco, bene ascrivibil­e al citato elenco, a prescinder­e dalla soggettivi­tà degli operatorie anche se non è espressame­nte indicato indicato nella tabella dei codici di nomenclatu­racombinat­a prevista dalla circola renella tabella dei codici di nomenclatu­racombinat­a prevista dalla circolare 12/ D /20 dell’ agenzia Dogane Monopoli.

Ai vaccini anti-influenzal­i e a quelli, prossimi, anti-Covid, si applica invece il diverso regime delle franchigie dal dazio e dall’Iva, che comporta la fiscalità a zero solo a certe condizioni.

Con il risolutivo intervento della circ ola re45/D/20,Admt orna sull’ applic azione dell’esenzione Iva dei beni Covid, già oggetto di un documento interpreta­tivo emanato dalle Entrate con la circolare 26/ E /20. Il Dl 34/20 ha introdotto un sistema agevolato ad aliquota zero, o dal 2021 ridotta, per i cosiddetti beni Covid, ossia quelli elencati dalla norma che ha modificato ilDpr 633/72 introducen­do un elenco tassativo di prodotti perle quali l’ Iva agevolata è applicabil­e fin dall’ importazio­ne. Tuttavia, il disposto legislativ­o ha creato criticità, soprattutt­o sul piano doganale e con riferiment­o a specifiche categorie di beni; con la prassi precedente, però, il Fisco si era anzitutto risolto nel senso di riconoscer­e il carattere oggettivo dell’aliquota agevolata, accessibil­e per qualsiasi cedente o acquirente, nonché stadio di commercial­izzazione. compresa l’ importazio­ne.

Sono d’esempio le cessioni effettuate a favore dei grossisti o della Gdo.

Quanto precede è confermato dalle Dogane per cui l’obiettivo della norma è il riconoscim­ento, in capo all’elenco tassativo di beni, dell’intrinseca idoneità degli stessi a contrastar­e il Covid-19 e, come sottolinea­to dalla circolare 26/ E/20, «le pandemie in genere» e «alla cura delle persone affette da questi virus ed alla protezione della collettivi­tà, ivi incluso il incluso il personale sanitario ».personale sanitario ». L’ aspetto più rilevante della circolare 45/D/20 di ieri è nel passo avanti compiuto dalla Dogana Dogana la qual eh ala quale ha riconosciu­to che il riconosciu­to che il DlDl 34/20 riporta una elenco di beni che si connota perla sua natura tassativa, anche se la circolare 12/20 ha tentato di 12/20 ha tentato diguida interpreta­tiva agli operatori guida interpreta­tiva agli operatori abbinando dei codici di nomenclatu­ra all’elenco letterale della norma, peraltro ora estesi con il riferiment­o allaVd 901919-10/90 per i monitor multipara-metrici. Ma, osserva Adm, «la natura tassativa dell'elencazion­e in parola non può tuttavia escludere in via di principio che taluni prodotti, pur classifica­ti con un codice di nomenclatu­ra combinata non rientrante tra quelli riportati nella tabella allegata alla circolare 12/20, possano comunque ritenersi rientranti nel novero di quelli contemplat­i dal citato articolo 124 Dl 34/20, con conseguent­e diritto di accedere all’agevolazio­ne Iva prevista dalla norma ». In tale ultimo caso« non« non potendo ricorrere la presunzion­epotendo ricorrere la presunzion­e di appartenen­za del prodotto a quelli tassativam­ente elencati, sarà onere dell’importator­e dimostrare che il bene è comunque afferente, per natura e finalità d' uso, a quel lidi cui all’articolo 124».

In questo quadro, si innesta il tema dei vaccini, sui quali la Dogana sta approntand­o un are tedi controlli. Per Per questemerc­i,qu es temerci, inattesa dei inattesa dei prov vedi mentiUepro­vv ed imentiUe per la modifica della direttiva Iva, Adm anticipa i tempi confermand­o che possono accedere alla franchigia dai dazi e dall’ Iva se importa teda o in favo redi enti pubblici e ospedali che provvedono alla loro distribuzi­one gratuita.

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