Ambiente, il Black Friday di Davines diventa green per aiutare l’apicoltura
Dal 2021 l’ad del gruppo Paolo Braguzzi lascia dopo sedici anni
Ha trasformato il Black Friday di oggi in Green Friday: i profitti derivanti dalle vendite dell’e-shop Davines saranno devoluti a 3Bee, realtà che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica dello stato di salute delle api mediante l’adozione di alveari monitorati da tecnologia Hive-tech. In media, un alveare permette di sostenere 60mila api e di impollinare 60 milioni di fiori, assorbendo indirettamente 300 kg di CO2. Grazie al sostegno a 3Bee, Davines contribuirà a salvaguardare la salute delle api, proteggere la biodiversità e a sostenere il lavoro degli apicoltori italiani.
Il supporto di Davines a 3Bee è già una realtà. Dal 2 al 24 ottobre, infatti, il brand haircare aveva attivato nei propri saloni l’iniziativa “Bee Strong”, per promuovere la salvaguardia della Terra attraverso progetti in tutela delle api, quali, per l’appunto, 3Bee.
Ma il Green Friday Davines non si esaurisce nella collaborazione con questa realtà. Il brand haircare si occuperà di compensare le emissioni di anidride carbonica relative alla spedizione degli ordini e-commerce, offrendo così ai clienti la possibilità di effettuare un acquisto online dall’impatto ambientale nullo.
Si tratta di alcuni degli innumerevoli progetti all’insegna della sostenibilità dell’azienda di cosmetica che si appresta a un importante passaggio di testimone al vertice. Come recentemente annunciato dal presidente del gruppo, Davide Bollati, infatti, nel maggio 2021, Paolo Braguzzi lascerà l’attuale posizione di amministratore delegato e direttore generale dopo una lunga carriera nel mondo della cosmetica internazionale, mantenendo il proprio ruolo di consigliere d’amministrazione.
Durante i sedici anni trascorsi nel gruppo Davines, Braguzzi ha contribuito allo sviluppo e alla crescita delle sue marche e alla sua reputazione guidandone la trasformazione in B Corp nel 2016 e in Benefit Corporation nel 2019. Durante il suo mandato, l’azienda è passata da un fatturato di 27 milioni di euro nel 2004 ai 163 milioni nel 2019. Al suo posto arriverà Anthony Molet, attualmente ceo di Davines North America.