Rientro per 200mila studenti delle medie
Coro di no per la proposta della De Micheli di fare lezione anche la domenica
Per oltre 200mila studenti il rientro in classe è questione di ore. Sono gli alunni di seconda e terza media di due (Lombardia e Calabria) delle tre regioni che da “rosse” sono diventate “arancioni” e che da lunedì 30 potranno tornare in classe. Fanno eccezione i ragazzi della terza ( il Piemonte), per i quali una nuova ordinanza regionale prolungherà la didattica a distanza, e quelli residenti nei comuni (ad esempio Vibo Valentia) dove un’ordinanza del sindaco mantiene chiuse gli istituti scolastici. Mentre per i loro compagni delle superiori, che restano confinati a casa in tutta Italia, la data del rientro in classe è ancora incerta. Quella di rimandare al 7 gennaio (o al 9 come proposto ieri dal governatore campano Vincenzo De Luca, che però è sabato, ndr) per ora è una proposta delle regioni. E neanche di tutte visto che ieri il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha ribadito di preferire una riapertura a dicembre. Una cosa è certa però: le lezioni non si allungheranno alla domenica, come proposto invece dalla ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, su Repubblica. La sua idea è stata rispedita al mittente dai colleghi di governo, ad esempio Alfonso Bonafede (Giustizia, M5S), dall’opposizione («dove vive?», ha commentato il leader leghista Matteo Salvini) e dal mondo dell’istruzione.
I dirigenti scolastici e i sindacatisisbizzarriti nel bollarla con gli aggettivi bollarla con gli aggettivie ei sostantivi più sostantivi più disparati. Per Antonello Gian nel li, presidente dell’ Associazione nazionale presidi (Anp) è «irrealistico» pensare di« allungare la settimana scolastica anche alla domenica ». Per Maddalena G issi Maddalena G issi( Cisl)(Cisl) sitratta di una« per Pino Turiper Pino Turi (Uil) (Uil) e Francesco Sinopoli (Flc Cgil) dall’esecutivo arrivano «proposte estemporanee».
Una volta decisa la data della riapertura gli studenti troveranno ad attenderli, se non tutti i supplenti visto che in alcune scuole le nomine sono ancora in corso, i banchi monoposto. Il commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha rivelato ieri che ne sono stati consegnanti 2,3 milioni. Oltre il 90 per cento, dunque, dei 2,4 milioni attesi.
Resta sul tavolo la proposta delle regioni sul rientro a scuola in presenza il 7 o il 9 di gennaio