Aspi, verso l’accordo sul piano tariffario Attesa per l’offerta Cdp
Sul Piano economico e finanziario di Autostrade per l’Italia si sarebbe trovata una convergenza del governo e il Pef potrebbe ora passare al vaglio del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Sull'ultima versione del Pef presentato da Aspi si sarebbe trovata una quadra tra i ministeri dei Trasporti, dell’Economia e Palazzo Chigi e si starebbe valutando di portarlo allo step successivo, che è appunto l’approdo al Cipe. La novità non è di poco conto, perché dall’approvazione del Piano economico e finanziario consegue la valorizzazione della stessa Autostrade. Nell’ultima versione approvata da Aspi a seguito dei rilievi dell'Autorità dei regolazione dei trasporti inviata al Governo giovedì 19 novembre, gli incrementi tariffari annuali si attesterebbero intorno all' 1,64% dall' 1,75% della prima versione, mantenendo confermato il piano industriale di Aspi con i 14,5 miliardi di investimento e i 7 miliardi di manutenzioni al 2038, di cui fanno parte gli 1,2 miliardi di manutenzioni aggiuntive.
Ma la strada verso la nuova scadenza per il dossier Autostrade resta comunque in salita. Entro lunedì è attesa la nuova offerta da parte di Cdp, insieme ai fondi Macquarie e Blackstone, per rilevare l'intera quota dell' 88,06% di Atlantia nella concessionaria. E nonostante gli spiragli sul fronte del Pef, gli ultimi sviluppi giudiziari avrebbero complicato ulteriormente la trattativa e non è escluso che i tempi possano subire uno slittamento. Dalla prossima settimana è peraltro atteso l’arrivo di Enrico Laghi al vertice di Edizione, in chiave proprio di « facilitatore » per la chiusura del dossier. Cassa e soci sono al lavoro da un mese per mettere a punto la nuova proposta, dopo che le prime due offerte non hanno soddisfatto Atlantia dal punto di vista economico. In entrambe la valutazione del 100% di Aspi rimaneva nel range di 8,5-9,5 miliardi. Una forchetta lontana, però, dalle aspettative di Atlantia, che tiene conto della valutazione portata avanti dal fondo inglese Tci di circa 11- 12 miliardi.
Nel frattempo, però, l'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto di ex manager di Aspi, tra cui l'ex a. d. Giovanni Castellucci, ha complicato il quadro e ha portato gli attori in campo ad una maggior cautela. Al centro della trattativa resta sempre il nodo del prezzo. Che a questo punto potrebbe essere rivisto al ribasso proprio alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari, che avrebbero riportato sul tavolo dei negoziati anche il tema della manleva.
Sul possibile slittamento dei tempi si capirà meglio nei prossimi giorni. L'offerta di Cdp, come detto, è attesa entro lunedì e Atlantia è già pronta a riunire il cda, che potrebbe svolgersi il 2 dicembre, per valutare le eventuali offerte o, qualora non arrivassero, per decidere come procedere.
Sul Pef trovata convergenza fra i ministeri. Entro lunedì la nuova offerta di Cassa