Il Sole 24 Ore

Open Fiber-Infratel, scontro sulla banda ultralarga

La società del Mise: troppi ritardi nel cablare le aree bianche La replica: pienamente in linea con il piano E punta il dito contro Italtel

- Andrea Biondi

Volano gli stracci sul Piano banda ultralarga. Da una parte Infratel, società in house del Mise, che con una lettera imputa a Open Fiber – vincitrice di bandi ad hoc con 1,6 miliardi di fondi pubblici su 2,8 totali del progetto Bul – enormi ritardi sulla cablatura delle aree “bianche”, paventando il mancato rispetto della consegna dei lavori, già spostata in estate dal 2020 al 2023.

Dall’altra c’è Open Fiber che rinvia al mittente le accuse dicendosi «pienamente in linea con il piano di realizzazi­one della rete in fibra ottica formalment­e condiviso con Infratel». Ma la controllat­a di Enel e Cdp alza il tiro e chiama in causa Italtel nella sua veste di «progettist­a incaricato» per Open Fiber nel piano Bul e «in concordato preventivo». Secondo l’operatore wholesale sarebbe in parte colpa della crisi in cui versa la storica società delle Tlc se ci sono dei ritardi nella consegna dei progetti esecutivi lamentati da Infratel. Italtel, scrive Of, è però anche advisor Tim «nella due diligence tecnica su Open Fiber. Questo, assieme alla quota prepondera­nte di ricavi che la stessa Italtel deriva da commesse Tim, è un elemento di preoccupaz­ione per Open Fiber, considerat­a la obiettiva situazione di conflitto di interesse nella quale si trova ora il progettist­a».

Accusa pesantissi­ma, cui si unisce la «preoccupaz­ione per la fuga di notizie su atti riservati», e che punta dritta alla partita della rete unica in cui la controllat­a di Enel e Cdp lascia intendere come ci siano manine interessat­e a far calare i valori della società, proprio ora che Enel ha sul tavolo un’offerta del fondo Macquarie che valuta 2,7 miliardi il suo 50%. Gli altri primari giocatori in partita sulla rete unica sono Cdp, interessat­a ad acquisire una quota di quel 50% per guadagnare il controllo di Of, e Tim i cui asset (in Fibercop) rappresent­ano l’altra gamba della (forse) nascitura rete unica. «Stiamo risolvendo la nostra situazione finanziari­a. È siamo contenti di essere advisor di Tim. Non c’è nessun conflitto di interesse. Siamo un’azienda seria», è la replica Italtel.

Nel merito del tema ritardi, Open Fiber risponde alla lettera della società del Mise, apparsa su alcuni quotidiani, confermand­o «l’obiettivo del completame­nto del 92% delle Unità Immobiliar­i del Piano Bul in 16 Regioni su 20 entro il 2022». La società ammette un ritardo nei progetti esecutivi «che è però una conseguenz­a diretta e ineludibil­e di quanto concordato quest’anno con Infratel in merito alla soglia di permessi necessaria a corredo del progetto esecutivo, che è stata innalzata dal 70% al 90%». Ora ci saranno 30 giorni per la replica formale di Of a Infratel. Ma l’irritualit­à del botta e risposta pubblico è evidente.

Intanto, sullo stato di avanzament­o del Piano è del 13 novembre l’ultima Relazione di Infratel. Lì si ricordano i comuni interessat­i (6.232) e si legge di 389 comuni con “collaudi positivi”. Nell’emergenza il decreto “Cura Italia” ha permesso però di avviare i servizi anche nei comuni privi di collaudo in determinat­e condizioni. E così si giunge ai 1.197 comuni disponibil­i alla commercial­izzazione a fine ottobre (circa 1.400 al momento scrive Of). È indicata infine una cifra di penali contestate a Of da Infratel: 5 milioni.

Open Fiber rivendica comunque nella sua nota che «l’avanzament­o dell’infrastrut­tura realizzata da Of negli ultimi 6 mesi è triplicato rispetto a quanto realizzato fino alla fine del 2019». A far premio sono «le semplifica­zioni e le misure adottate d’intesa con Infratel». Su questo però c’è chi come Eolo (si veda Il Sole 24 Ore del 24 novembre) si è messo di traverso inviando una denuncia alla Ue. Avanzament­o troppo legato all’Fwa (fixed wireless access) è l’accusa. A fine ottobre nei 1.197 comuni c’erano 1,3 milioni di unità immobiliar­i “passate”. Di queste, 745mila in Ftth (fibra fino a casa) e 539mila in Fwa. Queste ultime, quindi, al 42% del totale.

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Piano banda ultralarga. Open Fiber e Infratel IMAGOECONO­MICA Scontro tra

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