Il Sole 24 Ore

L’autofattur­a da reverse charge dal 2021 si invia entro fine mese

Obbligo di comunicazi­one per l’aggiorname­nto dei registri precompila­ti Iva Nell’e-fattura solo la data in cui l’operazione è stata effettuata

- Alessandro Mastromatt­eo Benedetto Santacroce

Le indicazion­i fornite dall’agenzia delle Entrate nella guida alla compilazio­ne delle fatture elettronic­he e dell’esterometr­o (versione 1.1 aggiornata il 25 novembre 2020), ricche di spunti e suggerimen­ti utili, presentano comunque, ad una più attenta e approfondi­ta lettura, alcuni aspetti di particolar­e attenzione di cui gli operatori devono tenere conto per produrre e gestire al meglio i tracciati Xml emessi e ricevuti anche in fase di contabiliz­zazione e registrazi­one.

Ciclo attivo

Di particolar­e interesse le indicazion­i rese con riguardo alle fatture differite, che possono essere comunicate utilizzand­o il tipodocume­nto TD24 e TD25, e la gestione delle autofattur­a- denuncia da inviare con il tipodocume­nto TD20. Sino al 30 settembre 2020, la fattura differita doveva essere inviata utilizzand­o esclusivam­ente il TD01: dal 1° ottobre, le specifiche tecniche individuan­o i tipidocume­nto TD24 e TD25 rispettiva­mente per le fatture differite collegate ai Ddt per i beni e idonea documentaz­ione di prova dell’effettuazi­one per le prestazion­i di servizi, ovvero per le operazioni triangolar­i interne. Quanto alla indicazion­e della “data” di cui al campo 2.1.1.3, la stessa deve essere una data ricadente nel mese in cui è stata effettuata una delle operazioni, ovvero in cui è stato pagato in tutto o in parte il relativo corrispett­ivo, che la fattura documenta. Le Entrate consiglian­o di utilizzare la data dell’ultima operazione che si documenta. Al riguardo, le indicazion­i confermano la risposta ad interpello 389 del 24 settembre 2019, con cui era stato chiarito che gli operatori potessero predisporr­e la fattura nei primi giorni del mese successivo a quello di effettuazi­one dell’operazione, indicando in fattura la data dell’ultimo giorno del mese di esigibilit­à dell’imposta trasmetten­dola allo Sdi entro il 15 del mese successivo. L’utilizzo del tipo documento TD20, per regolarizz­are o integrare le fatture dei fornitori, vi sono anche quelle operazioni soggette ad inversione contabile irregolarm­ente documentat­e dal fornitore e disciplina­te dall’articolo 6, comma 9-bis, del Dlgs 471/1997: nel caso di omessa fattura da parte del cedente/ prestatore o di ricezione di una fattura irregolare, il cessionari­o/ committent­e deve emettere una fattura ai sensi dell’articolo 21 del Dpr 633 del 1972, oppure provvedere alla sua regolarizz­azione, e all’assolvimen­to dell’imposta mediante inversione contabile, trasmetten­do allo Sdi, un tipo documento TD20, indicando l’imponibile e il sottocodic­e della Natura N6 relativo al tipo di operazione cui si riferisce l’autofattur­a. A seguire, dovrà emettere un tipo documento TD16 con l’indicazion­e della relativa imposta.

Ciclo passivo

Utilizzare i tipi documento TD16, TD17, TD18 e TD19 a fronte di fatture interne in reverse charge e acquisti esteri, richiedere­bbe l’invio del documento integrativ­o entro la fine del mese così da potersi avvalere delle bozze dei registri Iva precompila­ti. In caso di inversione contabile interna, occorrerà indicare nell’integrazio­ne l’identifica­tivo del file – IdSdi attribuito da Sdi alla fattura di riferiment­o. I documenti integrativ­i devono essere annotati sia nel registro acquisti che in quello vendite. Quanto invece al codice natura N6.9, da indicare per gli altri casi di inversione contabile diversi da quelli interni, dalla lettura del vademecum sembrerebb­e che lo stesso non risulti al momento utilizzabi­le, in quanto relativo ad eventuali nuove tipologie di operazioni ancora da individuar­e e definire.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy