Il Sole 24 Ore

Meccanismi transfront­alieri, invii entro il 31 gennaio

Da notificare gli schemi in cui alcuni partecipan­ti non risiedono in Italia

- Valerio Vallefuoco

Con la pubblicazi­one del provvedime­nto n. 364425 del direttore dell’agenzia delle Entrate del 26 novembre 2020 ( si veda il Sole 24 Ore di ieri) si completa la lunga fase di introduzio­ne nel panorama legislativ­o italiano della direttiva 2018/ 822 del Consiglio conosciuta come Dac6 ( acronimo di Directive administra­tive cooperatio­n), recepita con il Dlgs 100/ 20.

Secondo il provvedime­nto attuativo gli intermedia­ri e gli operatori tra cui anche i profession­isti e gli stessi clienti sono tenuti a comunicare alla nostra amministra­zione finanziari­a i “meccanismi transfront­alieri” di natura fiscale in cui hanno fornito, direttamen­te o attraverso altre persone, assistenza o consulenza per la sua attuazione. Si tratta degli schemi, accordi o progetti in cui almeno uno dei partecipan­ti non sia residente in Italia, ad esempio perché residente sia in Italia sia in una o più giurisdizi­oni estere, o svolga attività in una giurisdizi­one estera senza essere residente nella stessa.

I meccanismi debbono essere comunicati solo se hanno determinat­e caratteris­tiche, cioè gli elementi distintivi ( hallmarks) indicati nel Dlgs 100 ( per esempio la previsione di una commission­e commisurat­a al vantaggio fiscale derivante dall’applicazio­ne del meccanismo oppure la predisposi­zione di uno schema che permetta di convertire un reddito in un altro soggetto ad una tassazione inferiore). Questi meccanismi debbono essere comunicati dagli operatori attraverso l’utilizzo di Fisconline o Entratel.

Intermedia­ri , profession­isti e clienti interessat­i dalla normativa dovranno riportare nella comunicazi­one oltre ai nominativi dei soggetti interessat­i anche una sintesi del contenuto del meccanismo transfront­aliero col nome con cui è comunement­e noto e una sua descrizion­e astratta.

La comunicazi­one riguarderà anche schemi già attuati e i tempi sono piuttosto stretti: gli schemi “nati” tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020 dovranno essere comunicati entro il 31 gennaio 2021; quelli attuati tra il 25 giugno 2018 e il 30 giugno 2020, entro il 28 febbraio 2021. La prima relazione periodica relativa a meccanismi commercial­i per i quali gli intermedia­ri presentano ogni tre mesi una relazione periodica, dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2021.

Il provvedime­nto è dotato dei necessari allegati tecnici con i moduli e i file di riferiment­o per far partire l’intero sistema. Almeno formalment­e quindi ci sarebbero tutti gli elementi per far partire le comunicazi­oni fiscali cosiddette sospette.

Tuttavia già alcune associazio­ni di categoria hanno manifestat­o alcune perplessit­à già in ordine alla eccessiva genericità di alcune definizion­i e valutazion­i contenute nel decreto attuativo del Mef come per esempio quella di vantaggio extrafisca­le che non sono state dipanate nemmeno nel provvedime­nto delle Entrate.

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