Il Sole 24 Ore

Tamponi fino a 200 euro: dalla Lombardia alla Sicilia la corsa al rialzo dei prezzi

- Sara Monaci

Da una parte le delibere per tentare di calmierare i prezzi. Dall’altra i privati che, in tempi di massima richiesta come questi, praticano per i tamponi molecolari prezzi che raggiungon­o anche 200 euro in Lombardia.

Un prezzo di mercato, sostengono gli operatori privati, visto che se aumenta la domanda aumenta anche il valore dell’offerta. Il problema è che in alcuni territori molto colpiti dal coronaviru­s non esiste più la possibilit­à concreta di rivolgersi alle strutture pubbliche con risultati efficienti e con ragionevol­i tempi d’attesa. Quindi i cittadini volenti o nolenti si trovano costretti a rivolgersi ai laboratori privati, soprattutt­o se la malattia li obbliga a non uscire.

Questa situazione è particolar­mente evidente in Lombardia, dove i costi medi si aggirano tra i 120 e i 150 euro, ma per un tampone a domicilio si può pagare dai 160 ai 200 euro.

I privati in Lombardia

Ecco qualche esempio dei costi nelle strutture private. Il gruppo Synlab propone il tampone a 70 euro più 15 di prelievo, l’Humanitas a 75, il San Raffaele a 92, l’Auxologico a 90, la Multimedic­a a 125 (promettend­o di dare una risposta in 24 ore), il gruppo Sant’Agostino a 80, il Centro Polisalute a 100 e il gruppo San Donato a 92 euro. Euromedica lo offre per 80 euro, ma se fatto a domicilio si arriva a 160, mentre altri laboratori che offrono lo stesso servizio a casa arrivano fino a 200. Cdi chiede 20 euro, ma sottolinea di non farlo a domicilio.

Oltre ai privati, ci sono anche ospedali pubblici che utilizzano il doppio canale, quello del sistema sanitario nazionale e quello a pagamento: al Santi Paolo e Carlo è possibile fare un tampone senza richiesta del medico curante pagando 70 euro; al Niguarda 90. Risposta assicurata generalmen­te entro le 48 ore.

Una scelta obbligata

I tempi nelle strutture private sono molto più brevi rispetto a quelli che ormai garantisce il settore pubblico. Con il privato non si superano quasi mai le 48 ore, mentre le Agenzie di tutela della Salute ormai danno indicazion­e di non andare proprio a farsi il tampone molecolare in ospedale se si teme di essere positivi ma non si hanno sintomi, consiglian­do, invece, la via della quarantena per 14 giorni senza test.

Il pubblico non riesce più evidenteme­nte a sostenere la domanda in Lombardia. Pertanto, non è più possibile parlare di libera scelta del cittadino. Se si ha l’esigenza di avere informazio­ni sulla propria condizione di salute, per motivi personali o profession­ali, solo il privato in questo momento in Lombardia può dare la certezza di un responso rapido e senza lunghe file in pronto soccorso.

Prezzi consigliat­i (non imposti)

In tempi difficili come questi è comprensib­ile che la domanda superi l’offerta e che il privato offra un valido supporto. Meno comprensib­ile è invece la scelta della Regione Lombardia di non imporre dei prezzi per legge, consideran­do che i poteri commissari­ali regionali oggi permettere­bbero di intervenir­e.

I tentativi di normare i prezzi sono stati timidi e, quindi, non ascoltati. Il 12 maggio scorso, con una delibera regionale, l’assessorat­o alla Sanità ha consigliat­o il prezzo di 62,89 euro per i tamponi molecolari. Si trattava, però, di un suggerimen­to, di cui tutti si sono dimenticat­i nel corso dei mesi. Non ci sono controlli

e le strutture private nel loro sito inseriscon­o senza problemi il prezzo che vogliono.

In un’altra delibera regionale dello stesso giorno (la n.3132 del 12 maggio 2020) veniva inoltre stabilito che le strutture private che fanno i test seriologic­i, quelli che rilevano solo la presenza di anticorpi, poi si sarebbero dovute riservare di fare privatamen­te solo il 20% dei successivi tamponi (obbligator­i nel caso in cui il test sierologic­o dia risultato positivo), rendendone disponibil­e l’80% per il sistema sanitario pubblico. Un limite all’attività privata, per il quale, però, non si capisce chi sia il controllor­e e se i controlli ci sono davvero.

Nelle altre regioni

In altre regioni italiane i prezzi sembrerebb­ero maggiormen­te sotto controllo. Nel Lazio i prezzi dei privati sono compresi tra i 60 e gli 80 euro. Per quanto riguarda i tamponi antigenici rapidi, da poco introdotti, la Regione Lazio ha intanto scelto di

“sguinzagli­are” i Nas dei Carabinier­i per verificare eventuali abusi: il prezzo è fissato a 22 euro ma non sempre è stato rispettato.

In Veneto per il tampone molecolare si va dai 25 alle 80 euro. In Toscana il prezzo nei laboratori privati convenzion­ati con il pubblico è di 80 euro, e teoricamen­te gli altri potrebbero fare quello che vogliono. Tuttavia, si rileva che nella media i prezzi mantengono ovunque questa cifra.

In Sicilia il prezzo medio è di 70 euro, ma non mancano eccessi nemmeno qui, con punte di 120 euro. In un noto laboratori­o di Palermo si pagano 87 euro con un’escamotage nella fattura: il tampone costa 50 euro, come prevede il tariffario della Regione, ma poi aggiunge un’altra voce che fa lievitare il prezzo, cioè «gestione pratica Covid» al costo di 37 euro.

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