Il Sole 24 Ore

Bologna investe dal nuovo stadio alle aree dismesse

Centrali le infrastrut­ture: inaugurata la monorotaia stazione-aeroporto. Per il Renato Dall’Ara stanziati 40 milioni. Il Comune apre ad alleanze con i privati per crescere ancora

- Paola Pierotti

Quasi un miliardo l’anno di bilancio di cui più del 10% dedicato agli investimen­ti diretti del Comune, attenzione alla programmaz­ione per poter agire quotidiana­mente con una visione di lungo periodo, pagamento delle fatture entro 25 giorni, bilancio preventivo approvato in tempi record. Davide Conte, assessore al Bilancio del comune di Bologna (che era stato per un anno anche assessore Cultura e rapporti con l’Università) elenca questi temi per raccontare l’apertura della sua amministra­zione agli investimen­ti privati sul fronte del real estate. Focus sull’abitare, rilancio delle infrastrut­ture per rendere Bologna sempre più accessibil­e e attrattive per imprese, attenzione alle periferie e alle loro nuove vitalità. Ma soprattutt­o ambiente e dinamiche sociali.

Temi cardine anche per i tanti tavoli aperti (seppur rallentati) con numerosi soggetti istituzion­ali come Cdp, Invimit e FS Sistemi Urbani oltre all’Agenzia del Demanio e al Demanio Militare, proprietar­i e gestori di aree strategich­e per il ridisegno della Bologna futura. Opportunit­à per la rigenerazi­one e la valorizzaz­ione urbana «che vanno ripensate alla luce delle nuove dinamiche. Il dialogo è aperto e insieme agli investitor­i dobbiamo poter costruire nuove prospettiv­e», dice Conte.

«Queste aree, se messe a sistema – commenta Pier Giorgio Giannelli, presidente dell’Ordine degli architetti di Bologna – potrebbero essere in grado di contribuir­e a una crescita armonica della città a livello di servizi, infrastrut­ture e ambiente. Tra le altre ci sono i Prati di Caprara, la Staveco, dove sorgerà la nuova cittadella giudiziari­a, ma anche due aree del Demanio militare che sono la Stamoto, e parte della ex-Caserma Perotti sulla quale è stato da poco fatto un concorso di progettazi­one». «Chiunque voglia investire – ribadisce Conte – è un interlocut­ore valido, e va considerat­o che con l’emergenza Covid molti progetti presentati tempo fa hanno dimostrato la loro aridità in termini di scelte per il territorio».

In questo contesto, l’assessore cita l’iniziativa del nuovo stadio Dall’Ara per il quale la giunta guidata dal sindaco Virginio Merola ha acceso il semaforo verde decisivo al restyling, con la valutazion­e dell’interesse pubblico del progetto e con la partecipaz­ione, come partner della riqualific­azione, con un investimen­to di 40 milioni di euro (su 100 complessiv­i). Un’iniziativa pubblico-privata, senza consumo di suolo, tesa alla riqualific­azione di un quadrante strategico della città, con l’auspicio che si attivi un circuito virtuoso di investimen­ti, occupazion­e e quindi sviluppo. In campo per la progettazi­one e la realizzazi­one dei lavori di riqualific­azione e ammodernam­ento dello stadio ci sarà anche Fincantier­i Infrastruc­ture, che ha sottoscrit­to un accordo con la società Bologna Stadio. In tema infrastrut­ture intanto, da una decina di giorni è attivo il nuovo collegamen­to veloce Marconi Express (progetto Iosa Ghini Associati) che connette la stazione con l’aeroporto, su monorotaia sopraeleva­ta, per un tragitto di 5 km. Il tema dei trasporti e della mobilità è centrale se si guarda il collegamen­to con la città metropolit­ana, da un milione di abitanti, «che è il vero spazio dell'innovazion­e», commenta Conte.

Case per studenti, per i cittadini e per i city users. Servizi per il tempo libero. Attività legate alla gestione dei dati e all’insediamen­to dell’imprendito­rialità innovativa. Su questi temi si concentra l’attenzione della giunta che guardando al futuro cerca idee per generare valore aggiunto in una città apprezzata per la qualità della vita, dove le sfide si chiamano infrastrut­ture e servizi. «Negli ultimi dieci anni – ricorda l'assessore al Bilancio – contiamo 60mila interventi edilizi, alcuni anche rilevanti, ma tendenzial­mente puntuali. Bologna ha bisogno di progetti e interventi di maggior respiro e le grandi aree abbandonat­e sono senz’altro un’opportunit­à». Non secondario il fatto che in condizioni normali si stima una crescita di 15mila nuovi residenti all’anno: «In un mandato quindi, 75mila nuove persone. Tema delicato per chi vuole investire a Bologna che deve considerar­e questo alto dinamismo, con studenti che rimangono per l’attrattivi­tà di aziende delle nuove filiere produttive come la meccatroni­ca e la motoristic­a, ma anche tutto il terziario, e con un’alta percentual­e anche di stranieri (su 15mila, 9mila sono italiani e 6mila stranieri). Dovremo capire bene gli effetti di questa crisi, anche se fa sperare l’aumento degli iscritti».

Diversific­are gli asset sembra essere la migliore strategia, anche facendo leva sul successo di casi-scuola che hanno portato investimen­ti privati, anche internazio­nali, e puntato proprio sul riuso del patrimonio esistente. Su questa scia anche il nuovo The Student Hotel, nato al posto di un edificio Telecom dismesso: da alcune settimane è aperto solo per la parte dedicata agli alloggi per gli studenti. Il concept e l’architettu­ra sono di Matteo Fantoni, lo sviluppo del progetto e la direzione lavoro dei bolognesi Open Project.

Aperto The Student Hotel dei bolognesi di Open Project: nato al posto di una sede Telecom dismessa

 ??  ?? NICOLA SCHIAFFINO
NICOLA SCHIAFFINO
NICOLA SCHIAFFINO NICOLA SCHIAFFINO
 ??  ?? Nuovi arrivi.
In alto, la monorotaia sopraeleva­ta appena inaugurata che collega stazione e aeroporto di Bologna; a fianco, uno degli spazi comuni di The Student Hotel
Nuovi arrivi. In alto, la monorotaia sopraeleva­ta appena inaugurata che collega stazione e aeroporto di Bologna; a fianco, uno degli spazi comuni di The Student Hotel

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy