Investimenti consapevoli dopo la bufera
Durante la prima fase dell’emergenza Covid gli italiani hanno scelto la liquidità come forma di autotutela, riuscendo anche a risparmiare di più. Oggi l’approccio è invece più sereno, puntando soprattutto su programmazione e diversificazione
Investimenti e pandemia: due gli atteggiamenti adottati dai risparmiatori nel corso del 2020. Durante la prima fase, quella più difficile, coincisa con il lockdown, gli italiani hanno scelto la liquidità come forma di autotutela e hanno anche risparmiato di più, diretta conseguenza dello stop ai consumi. Tra febbraio e aprile, i mesi più bui dell’epidemia, secondo il Rapporto Censis- Assogestioni “Il valore della diversità nelle scelte d’investimento prima e dopo il Covid- 19”, la liquidità nei portafogli delle famiglie italiane è aumentata di 34,4 miliardi di euro. Risorse che si aggiungono ai 121 miliardi accumulati negli ultimi tre anni (+8,4% in termini reali nel triennio).
Per il prossimo futuro, secondo l’analisi, il 34,1% degli intervistati considera la liquidità lo strumento principale per la propria protezione, insieme all’ampliamento del sistema di welfare pubblico ( 34%) e all’acquisto di strumenti assicurativi, mutualistici, integrativi ( 18,6%).
Nella seconda fase, invece, nonostante i timori legati a nuove chiusure, bilanciati dalla fiducia frutto delle notizie relative ai progressi scientifici in materia di vaccini, l’approccio degli italiani al tema degli investimenti si caratterizza per una maggiore consapevolezza e una maggiore serenità, guidata da programmazione e diversificazione. Anche i mercati hanno reagito in modo più cauto alla seconda ondata della pandemia, con il permanere di un’elevata volatilità rispetto ai valori storici, ma senza le forti escursioni che hanno fatto registrare durante la prima fase.
Dai Btp ai Pir alternativi: gli strumenti della crisi
Sul fronte degli investimenti, cosa è cambiato con l’emergenza sanitaria? Cresce l’attenzione verso gli strumenti offerti dal risparmio gestito, soprattutto se sostenibili, e il bisogno di protezione in aumento sostiene le polizze assicurative. «Guardando ai titoli di Stato – commenta Massimo Scolari, presidente Ascofind ( Associazione per la consulenza finanziaria indipendente) -, l’emissione del Btp Futura, in linea con la tendenza avviata già con il Btp Italia, ha riscosso un certo successo. In generale, i tassi di interesse sono diminuiti e spesso sono negativi per le obbligazioni, aspetto che non incentiva all’investimento in questa direzione. Tra le tendenze emerse, cresce l’interesse verso fondi passivi ed Etf, che in tutta Europa registrano un andamento positivo della raccolta. I flussi verso gli Etf, in particolare, sono caratterizzati da una certa preferenza verso gli Esg » .
Le buone performance delle azioni
Gli investimenti azionari, secondo Ascofind, nonostante la forte volatilità, si sono confermati i più redditizi. I mercati statunitensi e i titoli tecnologici, in particolare, sono stati i principali protagonisti della ripresa. « Per le polizze assicurative, poi, - aggiunge Scolari – è stato un anno positivo. I risparmiatori, che hanno accumulati i propri depositi, hanno richiesto spesso prodotti a tutela del capitale » .
Guardando al prossimo futuro, poi, emerge il tema dei Pir Alternativi, tra le principali novità del 2020, con le prime proposte che prendono forma proprio in questi mesi: « Riguarderanno, però, una platea non troppo diffusa, perché parliamo di fondi chiusi, legati a scelte di investimento di lungo termine » . E ancora, tornando al mondo delle obbligazioni, anche corporate, si conferma l’attenzione per le proposte green.
Il Covid- 19 sostiene la crescita del trading online
La pandemia, con il lockdown e l’aumento del tempo di permanenza in casa, ha avuto come effetto diretto anche l’incremento del ricorso alle piattaforme di trading online. Un fenomeno in linea con quanto accaduto nel panorama generale dei consumi, sempre più digitali con crescite sostenute per e- commerce e spesa online, ma da monitorare con attenzione.
Lo scorso 20 novembre, ad esempio, Consob ha ordinato l’oscuramento di 5 siti web che offrivano abusivamente servizi finanziari, portando in totale a 335 il numero dei portali chiusi da luglio 2019, quando l’Autorità è stata dotata del potere di intervenire con l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. « In Italia – conclude Scolari – l’educazione finanziaria è ancora bassa. La crescita del trading online ha una valenza positiva perché aumenta la partecipazione dei risparmiatori ai mercati ma necessita di un monitoraggio costante per evitare truffe » .
La raccolta nel terzo trimestre del risparmio gestito
A confermare la ripresa degli investimenti, legati, in particolare, al risparmio gestito, sono i dati più recenti dell’ufficio studi di Assogestioni. Nel terzo trimestre, la raccolta netta tocca quota 15,1 miliardi di euro, segnando un record storico per il patrimonio che, grazie all’effetto combinato di raccolta e attività di gestione, raggiunge i 2.336 miliardi.
Dopo un primo trimestre altalenante causa Covid e un secondo all’insegna del recupero, nel terzo il saldo del sistema da inizio anno sale a 14,37 miliardi. In particolare, nel periodo preso in considerazione, le gestioni collettive hanno contribuito con 10,4 miliardi di sottoscrizioni, mentre sono entrati nelle gestioni di portafoglio 4,7 miliardi. La raccolta netta dei fondi aperti ammonta a 9,7 miliardi, con i risparmiatori italiani che orientano le proprie preferenze verso i prodotti obbligazionari (+6,8 miliardi), azionari (+ 5,9 miliardi) e bilanciati (+ 1,1 miliardi).
34,4 MILIARDI DI EURO La crescita della liquidità nei portafogli delle famiglie tra febbraio e aprile. Si aggiunge ai 121 miliardi accumulati negli ultimi tre anni