Il Sole 24 Ore

Sostegno ammesso per il massaggiat­ore sportivo

- A cura di Antonio Carlo Scacco

Mio figlio lavora prevalente­mente come massaggiat­ore sportivo, libero profession­ista con partita Iva, iscritto alla gestione separata Inps, da settembre 2019. Nei mesi di marzo e aprile 2020 ha percepito 600 euro, per ciascun mese, grazie al decreto “cura Italia” ( Dl 18/ 2020), mentre in base al decreto Rilancio ( Dl 34/ 2020) non ha percepito alcunché, in quanto non ha potuto dimostrare la perdita di fatturato rispetto al secondo bimestre 2019 ( quando non aveva ancora iniziato l’attività). Con il decreto Ristori, potrà rientrare fra gli aventi diritto all’indennità Covid per il mese di novembre, essendo stata la sua attività ( di forfettari­o, con codice Ateco 960909) ferma a causa degli obblighi imposti dalla legislazio­ne emergenzia­le?

G. P. - VERONA

La risposta è positiva. Il Dl 149/ 2020 ( decreto Ristori– bis), all’articolo 2, ha previsto un ulteriore contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita Iva attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’allegato 2 al decreto ( nelle quali è compresa quella citata dal lettore). È altresì necessario avere il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale cosiddette “rosse”. Poiché – nel caso descritto dal quesito – non è stato percepito il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio ( Dl 34/ 2020), sarà necessario inoltrare un’apposita domanda all’agenzia delle Entrate.

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