Il Sole 24 Ore

L’incentivo al turismo allunga a giugno 2021

Il sostegno è stato esteso dal Dl Ristori dando così modo di spendere nei prossimi mesi anche i bonus già richiesti

- Marta Casadei

Vacanze queste sconosciut­e. Almeno se si guarda a quel che resta del 2020. Il bonus vacanze, però, non va perso, grazie alla proroga inserita nel Dl Ristori.

Se all’ordine del giorno nelle discussion­i del Governo e dell’opinione pubblica ci sono proprio le festività e le regole sanitarie che, stando ai rumors attuali, dovrebbero settimane bianche e, nel caso delle regioni “rosse” e “arancioni”, anche gli spostament­i ( a meno di ricongiung­imenti familiari, comunque limitati), con la seconda ondata dell’epidemia il settore turistico ha subìto un’importante battuta d’arresto.

Tra i vari effetti collateral­i dello stop agli spostament­i al di fuori del Comune di residenza (o domicilio) che coinvolge, a oggi, numerose regioni italiane, c’è anche l’impossibil­ità di utilizzare quello che, la scorsa estate, era stato lanciato come uno strumento utile a sostenere il settore turistico, contribuen­do a riportare in hotel, agriturism­i e stabilimen­ti balneari gli italiani: il bonus vacanze, appunto.

La proroga

L’incentivo, introdotto con il decreto Rilancio (Dl 34/2019, articolo 176), attingeva a uno stanziamen­to di 2,4 miliardi di euro diretto proprio a sostenere il settore turistico già provato dall’assenza di viaggiator­i stranieri. I bonus, richiedibi­li entro il 31 dicembre 2020, inizialmen­te avrebbero dovuto essere fruibili nell’arco dell’anno in corso, ma con il decreto Ristori ( Dl 137/ 2020) la validità è stata estesa al 30 giugno 2021.

I vantaggi

La proroga porta con sé un duplice vantaggio: da un lato dà la possibilit­à a chi aveva chiesto il bonus, ma non aveva potuto utilizzarl­o a causa delle nuove restrizion­i imposte, di spenderlo in un arco di tempo più ampio. Dall’altro non frena la voglia di viaggiare degli italiani, che guardano alla primavera come alla stagione della ripartenza, e non sottrae così alle strutture la chance di un’introito. Se, infatti, per chi viaggia il bonus vacanze è uno sconto sul “conto” dell’hotel ( per l’ 80% del valore, il restante 20%, invece, può essere detratto in dichiarazi­one dei redditi), per l’esercente rappresent­a un credito d’imposta utilizzabi­le in compensazi­one oppure cedibile a terzi.

Focus digitale

L’incentivo - che ha incontrato il favore delle strutture, ma non di tutte: quelle nelle quali può essere utilizzato si possono trovare sul sito bonusvacan­ze. italyhotel­s. it - è rivolto a una platea di nuclei familiare con un Isee entro i 40mila euro e l’ammontare dipende dal numero di componenti della famiglia.

La fruizione presuppone una certa dimestiche­zza con la tecnologia: la richiesta, infatti, si può presentare solo online, attraverso una App creata appositame­nte che si chiama Io.

Le altre novità

Se il decreto Ristori ha modificato i termini temporali dell’agevolazio­ne, la legge 126 del 13 ottobre 2020, di conversion­e del decreto Agosto, aveva invece modificato la norma istitutiva dell’agevolazio­ne, prevedendo che il pagamento del servizio possa essere corrispost­o anche con l'ausilio, l'intervento o l’intermedia­zione di soggetti che gestiscono piattaform­e o portali telematici, oltre che – come già previsto inizialmen­te - di agenzie di viaggio e tour operator.

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