Richieste entro fine anno e incentivo non frazionabile
Domanda via app da un solo componente del nucleo familiare Lo sconto in fattura e il tax credit possono essere fruiti per un unico soggiorno
Scade il prossimo 31 dicembre il termine entro cui i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro possono richiedere il contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in Italia. Il bonus vacanze, istituito dal decreto Rilancio e modificato dal decreto Ristori, è utilizzabile fino al 30 giugno 2021.
L’identikit dell’incentivo
Come anticipato, tale incentivo è:
rivolto ai nuclei familiari con Isee in corso di validità, ordinario o corrente (ex articolo 9 Dpcm 159/2013), non superiore a 40.000 euro;
utilizzabile entro il 30 giugno 2021 per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismi, dai bed & breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva, dagli ostelli, dalle colonie, dai rifugi di montagna.
L’importo del credito varia in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare (provvedimento delle Entrate del 17 giugno 2020) e sarà pari a: 500 euro se il nucleo è composto da più di due persone; 300 euro per quello composto da due persone; 150 euro per quello composti da una sola persona.
L’importo è da utilizzarsi per l’ 80% come sconto in fattura e per il restante 20% come detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2020 o 2021 in funzione della data in cui lo stesso è utilizzato. In ogni caso se il corrispettivo per il soggiorno è inferiore al tetto massimo previsto, il bonus sarà ridotto a tale minor valore e l’eventuale parte della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda non potrà essere riportata a credito negli anni d'imposta successivi, né richiesta a rimborso.
Richiesta (e risposta) via app
Dal punto di vista pratico, per poter accedere al contributo è necessario che la richiesta sia inoltrata entro il 31 dicembre 2020 da uno qualunque dei componenti il nucleo familiare mediante l’applicazione per dispositivi mobili denominata “I0”, resa disponibile da PagoPA Spa, accessibile mediante l’identità Spid o mediante la Carta d’identità elettronica (Cie).
L’applicazione, collegandosi alla banca dati dell’Inps, verifica il requisito dell’Isee e restituisce al richiedente un messaggio contenente l’esito della richiesta, che potrà essere:
«richiesta valida»: in tal caso sarà visualizzato l'importo massimo dell’agevolazione spettante, l’elenco dei soggetti che, oltre al richiedente, potranno spendere il bonus, il termine entro cui utilizzarlo. Il richiedente potrà, quindi confermare l’attivazione del bonus e ricevere il QRcode da comunicare al fornitore del servizio turistico. Da questo momento non sarà più possibile annullare la richiesta;
«richiesta valida ma bonus già attivato sullo stesso nucleo familiare»: ciò significa che già un altro componente del nucleo familiare del richiedente ha attivato il codice univoco, quindi non è possibile generarne uno nuovo ma si potrà visualizzare quello già attivo nella sezione Pagamenti dell’app, dove rimarrà disponibile fino all’utilizzo;
« richiesta valida ma Dsu con omissioni o difformità»: in questo caso sarà possibile completare la procedura ma nel caso di utilizzo il richiedente sarà chiamato a fornire idonea documentazione per provare la completezza e la veridicità dei dati indicati nella Dsu;
«soglia Isee superata»: non sarà possibile procedere con la richiesta in quanto è stata superata la soglia dei 40mila euro;
«Dsu assente», non è stata presentata la dichiarazione per il calcolo dell’Isee del nucleo familiare, quindi il richiedente dovrà prima procedere a tale richiesta e successivamente potrà seguire la procedura per il rilascio del codice univoco.
Uso del QR-code
Ottenuto il QR- code, il richiedente, o altro componente del nucleo familiare che lo utilizza, lo dovrà comunicare:
al fornitore, nel caso di contatto diretto, al momento del pagamento, il quale dovrà riportarlo, unitamente al codice fiscale dell’intestatario della fattura ( o altro documento commerciale), all’importo del corrispettivo dovuto (comprensivo dello sconto e dell’Iva dovuta sull'intero ammontare), in un’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’agenzia delle Entrate, in modo da poter verificare, in tempo reale, la validità del credito e l'importo massimo applicabile;
all’agenzia di viaggio o tour operator, nel caso di soggiorni organizzati tramite il loro intervento, cosicché l'intermediario possa comunicarlo al fornitore per espletare correttamente tutte le procedure per la fruizione del bonus.
Tax credit
Il tax credit vacanze potrà essere fruito da un solo componente per nucleo familiare e per un solo soggiorno. Infatti, non è possibile frazionare l’importo, quindi non potrà essere utilizzato sulle prestazioni rese da più fornitori, ad eccezione di quelle per servizi accessori indicati nella medesima fattura dall'unico fornitore, o nel caso in cui sia emessa una fattura in acconto e una fattura a saldo, con i relativi pagamenti, il credito potrà essere utilizzato solo in relazione ad uno dei due pagamenti (circolare 18/E/2020, § 4); chiederne il rimborso in caso di mancata fruizione del soggiorno.
Al fine di evitare che possa essere richiesto nuovamente nell’app Io, nella sezione pagamenti, il credito risulterà come “utilizzato” riportando la data della fruizione.