Politiche attive, cresce il pacchetto lavoro In arrivo 7,5 miliardi
Previsti 3 miliardi per il Piano nazionale nuove competenze
Dalla revisione delle risorse del Next generation Eu il capitolo “Lavoro” è uscito rafforzato. Nella bozza approdata ieri sera in consiglio dei ministri dai 3,4 miliardi iniziali, la dote per il pacchetto lavoro del Recovery Fund è lievitata fino a 7,5 miliardi. Il pacchetto complessivo, considerando anche le risorse del programma React Eu vale 12,6 miliardi che serviranno, tra l’altro, per finanziare le politiche attive e la formazione ( 3,5 miliardi), per la realizzazione del Piano nazionale per le nuove competenze ( 3 miliardi), per l’apprendistato duale ( 600 milioni), per il sostegno all’imprenditoria femminile ( 400 milioni), per il servizio civile ( 650 milioni) e per la decontribuzione al 30% dei dipendenti delle aziende che hanno sede al Sud, oltre ad una quota degli sgravi contributivi per le assunzioni di giovani della legge di Bilancio ( 4,5 miliardi).
L’investimento mira, dunque, a rafforzare le politiche attive con misure specifiche anche per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Si sono stabilizzate le risorse per l’apprendistato duale, la tipologia contrattuale a causa mista che prevede in contemporanea istruzione e formazione professionale: finora bisognava attendere ogni anno la legge di Bilancio per lo stanziamento di 50 milioni. Inoltre con il Piano nuove competenze si punta a sviluppare un sistema permanente di formazione, attraverso il potenziamento del sistema dei centri di formazione professionale, dei fondi interprofessionali ( che potranno fare attività di formazione anche per i disoccupati), degli Its, dei centri provinciali di istruzione per adulti e delle Università ( che potranno fare corsi per occupati e disoccupati). Si valorizzeranno gli strumenti esistenti che utilizzano modalità di apprendimento duale ( Iefp, Ifts, Its, percorsi professionalizzanti con il coinvolgimento degli Atenei) e si favorirà la collaborazione pubblico – privati anche con le Industry Academy.
Per ridurre il mismatch di competenze richieste nel mercato del lavoro e quelle in uscita dai percorsi di istruzione, i percorsi formativi dovranno rispondere alle esigenze dei fabbisogni professionali delle imprese, fornendo al tessuto produttivo le competenze di cui ha bisogno. Verrà potenziato il servizio civile universale; l’obiettivo è di coinvolgere 80mila volontari in un percorso di apprendimento non formale, per accrescere le proprie competenze.
Potenziato il servizio civile universale: l’obiettivo è di coinvolgere 80mila volontari