Servizi fiscali, accesso con Cie
Contribuenti e intermediari possono usare la carta per Entrate e Riscossione
Accesso ai servizi telematici delle Entrate e di agenzia delle Entrate- Riscossione anche con la carta di identità elettronica ( Cie). Con i l provvedimento 81607/ 2021 l’Agenzia ha così ampliato l’accesso ai servizi telematici.
L’accesso sarà possibile anche per chi non dispone delle credenziali dei servizi telematici delle Agenzie ( Fisconline ed Entratel) o di Spid ( il sistema pubblico di identità digitale). Si potrà quindi accedere all’area autenticata dei rispettivi siti internet tramite la Cie, la carta d’identità elettronica, una nuova chiave che aprirà la porta a tutti i servizi delle due agenzie. Un nuovo passo verso un modello di gestione e relazione da remoto, particolarmente utile nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, che consente ai contribuenti di evitare attese e di avere sempre le informazioni a portata di mano e svolgere diverse operazioni senza doversi recare presso gli uffici.
L’accesso anche tramite la carta di identità elettronica ( Cie), si va ad affiancare alle altre modalità esistenti, e, così come previsto per Spid, garantisce agli utenti già censiti ai servizi telematici di operare sulla base delle autorizzazioni connesse al tipo di utenza già registrata. Ad esempio, gli intermediari abilitati, come ad esempio i commercialisti o i consulenti del lavoro, potranno usare i servizi ai quali risultino autorizzati anche per i propri assistiti ( cassetto fiscale delegato, consultazione delle fatture). Gli intermediari abilitati ai servizi Entratel potranno utilizzare la Cie per accedere anche a Equipro, la sezione del sito di agenzia delle Entrate- Riscossione dedicata ai professionisti per gestire le posizioni dei propri clienti.
Allo stesso modo, gli utenti che hanno sottoscritto una convenzione per la consultazione delle banche dati per eseguire visure, ricerche catastali ed ispezioni ipotecarie, potranno consultarle anche se identificati con la Cie.
La nota stampa che ha accompagnato il provvedimento ricorda che nel 2020 gli accessi al cassetto fiscale delle Entrate e all’area riservata di Riscossione hanno superato i 47 milioni.