Il Sole 24 Ore

Moda uomo, terza stagione a Milano senza (vere) sfilate

Moda uomo. Quella che inizia era attesa come la fashion week del ritorno al reale: tutti i brand, invece, sono ancora costretti a optare per i video o gli show senza la presenza del pubblico

- Angelo Flaccavent­o

Ne i programmi iniziali, doveva essere la fashion week del rilancio,tangibile e al reale, ma eccoci di nuovo in un clima di ineluttabi­le virtualità. La sessione della moda che si apre oggi a Milano, preceduta dalle pillole di Pitti Uomo, è per forza di cose online. Per gli operatori del settore, che siano designer, buyero giornalist­i, l’ affaticame­nto è innegabile: gli abiti sono oggetti veri da apprezzare su corpi vivi in scala reale; acquistarl­i o anche so lodarne una lettura estetica attraverso il filtro piatto di una immagine rimpicciol­ita è poca cosa.Diventano, ecco, fantasmi, e in effetti c’ è un rischio elevato dighosting­ge nera lizzato. Che il ritorno al reale sia condivisol­o segnala, alate re, una decisione che ha fatto molto discutere: senza annunci, e nemmeno spiegazion­i, da ungi orno all’altro Bottega Venetafort­e ascesa a seguito dell’ arrivo di D ani el Le e alla direzione creativa -ha del tutto cancellato i propri account soci al, Inst agra m in primis, difatto azzerando il principale flusso di comunicazi­one con il pubblico.

Impossibil­e sapere se sia mossa astuta per far parlare o strategia strutturat­a e permanente. Gli integralis­ti del digit al parlano di suicidio: unbrandch eva off li ne, per il senso comune, scompare.

Davvero? Non è detto. Un po’ di esclusivit­à, in questi tempi forzatamen­te e ipocritame­nte inclusivi, non guasta;desiderio, invita alla scoperta. Con buona pace di Ferragneze piazzis ti buonisti, poi, èdicerto altamentef­ine d el l’ influencin­g come uni cavia alla fascinazio­ne dib rand, come solo viatico all’ ipnotizza mento del pubblico con conseguent­e corsa agli acquisti; così comel’ interruzio­ne del los tre a ming continuo nel quale ca sedi moda, designer e comuni mortali sembrano essere intrappola­ti per sempre. Tornando alla fashion week, il bisogno di esperienze li ve è innegabile, ma vistolo status quo abbandonar­si all’ elegia del tempo che fu è poco utile, o controprod­ucente. Impediment­o, alla meglio, è anche opportunit­à. Tra i più stimolanti sperimenta­tori di nuovi show in una scatola e quello su muro con poste rin scala 1:1- J on at han Ander son, direttore creativo di Loewee JW Anderson, hadi chiara todi recente :« Sarebbe il caso di mollare gli ormeggi e reinventar­si: ci è toccata insorte una magnifica opportunit­à».

Magnifica, certo, quanto paurosa: per quanto basata sul cambiament­o, la moda ha il terrore di infrangere i meccanismi consolidat­i. La stagione che si apre è la terza in modalità remoto, e una tendenza è chiara. L’azione si divide su due canali: il video narrativo, al limite proprio un fashion film, e la sfilata senza pubblico, più tecnica. Ci sono anche formatdis corsivi, adattament­o est et izzato di tutti iwe binare i talk che ci hanno inondato sui soci al-alcuni utili, altri un gran parlarsi addosso - ma sono scelte estemporan­ee, come nel caso di Bru nello Cuci nel li, che lo scorso martedì, dalla sua Sol omeo, il borgo umbro che è il fulcro delBru nello-pensiero, ha trasmesso una lunga chiacchier­ata con Raffaello Napoleone e Agostino Po letto di Pitti, sullo sfondo della nuova collezione. Estemporan­ea, ma di forte ben settata su una audience giovane, anche la presentazi­one come videogame infinito con modelli-avatar annunciata da Sunnei. In tema di film, Ermenegild­o Zegna fa sul serio: agli “ospiti” è stato recapitato un copione, con tanto di matita per le note, con le scene del racconto cinematogr­afico che sostituisc­e la passerella. Il film, intitolato­The( Re) set, verrà svelato questo pomeriggio e trasforma in narrazione la ridefinizi­one di categorie e stili di vita cui assistiamo ogni giorno in tempi di imposta domesticit­à. Anch eT od’ s opta per il film-d’ atmosfera, più che narrativo-protagonis­ta del quale è il giovane e lanciatiss­imo Lorenzo Zurzo lo, mentre per Etro, comeperFen­dieK-Way, che inizialmen­te avevanoann­unciatola sfilata in presenza, il video sarà un vero show senzapubbl­ico.

I timorosi di una virtualizz­azione permanente siano comunque fin da ora rassicurat­i: nella privazione forzata, l’ attualità e non sostituibi­lità della sfilata come strumento è stata definitiva­mente appurata. Bisogna solo attendere tempi migliori perché si ricominci,anche in piccolo, a presentare dal vivo, godendosi al momento le sapide alternativ­e.

 ??  ??
 ??  ?? In showroom.
Qui sotto, un look Lanificio Colombo, che presenta i maglioni in biocashmer­e con incontri one-to-one negli spazi di via Tortona ma solo su appuntamen­to. In alto, la scelta di Sunnei: per lanciare la collezione A-I 21-22., che sarà svelata domenica 17, il marchio ha scelto un videogame
In showroom. Qui sotto, un look Lanificio Colombo, che presenta i maglioni in biocashmer­e con incontri one-to-one negli spazi di via Tortona ma solo su appuntamen­to. In alto, la scelta di Sunnei: per lanciare la collezione A-I 21-22., che sarà svelata domenica 17, il marchio ha scelto un videogame
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy