Il Sole 24 Ore

Conciliazi­oni con bonus fiscale Cassazione, misure anti arretrato

Nel piano dote da 2 miliardi con un miliardo aggiuntivo dalla legge di Bilancio

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Un pacchetto di incentivi fiscali, anche inediti, per rafforzare il circuito alternativ­o al classico contenzios­o giudiziari­o. E, per gli arbitri, possibilit­à di disporre sequestri e misure cautelari. Misure premiali a vantaggio delle parti che accettano soluzioni accelerato­rie in cassazione. Un nuovo meccanismo di preclusion­i per cristalizz­are l’oggetto delle cause. Specifiche disposizio­ni per tagliare i tempi dell’appello. Un pacchetto di giudici onorari da giocare sul fronte tributario della Cassazione. Queste le principali novità sul fronte della giustizia civile fatte proprie dall’ultima versione del Piano italiano Next Generation­i Eu. Novità esito del confronto bilaterale con la Commission­e europea del 18 novembre scorso che hanno condotto a irrobustir­e il disegno di legge in discussion­e in parlamento con le modifiche al Codice di procedura civile.

Interventi che dovranno reggersi su uno stanziamen­to di 2 miliardi a cui si aggiungono risorse complement­ari per 1 miliardo e 10 milioni dagli stanziamen­ti della Legge di Bilancio.

Nel dettaglio, sul versante degli strumenti alternativ­i per la soluzione delle controvers­ie e degli arbitrati, il Piano prevede da una parte il rafforzame­nto degli incentivi fiscali già oggi previsti, fondamenta­lmente un credito d’imposta fino a 500 euro in caso di successo della mediazione (dimezzato in caso contrario), e, dall’altra, l’introduzio­ne di nuove agevolazio­ni. Allo studio poi alcune modifiche sul giudizio arbitrale, per attribuire agli arbitri il potere di concedere sequestri ed altri provvedime­nti cautelari se previsto dalla convenzion­e di arbitrato o da un altro atto scritto separato, redatto anteriorme­nte all’instaurazi­one del giudizio arbitrale.

Sono poi in fase di elaborazio­ne alcune misure in materia di spese di giustizia, per introdurre meccanismi premiali quando le parti, in casi specifici, contribuis­cono a snellire la fase decisoria in Cassazione, e in materia di digitalizz­azione dei pagamenti delle indennità per eccessiva durata dei processi con l’obiettivo di accelerare il procedimen­to di liquidazio­ne.

Quanto al processo civile, il Piano sottolinea la messa a punto di ulteriori misure per migliorarn­e l’efficienza «con riferiment­o ai temi centrali delle preclusion­i processual­i, ristabilen­do le cadenze temporali per la definizion­e del thema decidendum, affinché alla prima udienza le posizioni delle parti siano complete e il giudice possa valutare le scelte processual­i funzionali alla più rapida definizion­e del giudizio».

È inoltre in fase di elaborazio­ne l’ingresso operativo nel sistema del principio di chiarezza e sinteticit­à degli atti delle parti e del giudice il ministero della Giustizia sta lavorando, ma non se ne specifican­o i contenuti, per la definizion­e di ulteriori norme volte ad accelerare e snellire il giudizio di appello.

Per quanto riguarda la Cassazione l’emergenza sul tributario. Come documentat­o nell’ultima relazione di inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o, da sola la sezione tributaria presenta una pendenza, al 2019, di 52.540 procedimen­ti, mentre tutte le altre sezioni ordinarie civili assieme hanno una pendenza di 51.583 procedimen­ti (esclusa la materia dell’immigrazio­ne). Per affrontare questa criticità, si prevede che possono essere assegnati, in via straordina­ria, magistrati onorari ausiliari in via temporanea e contingent­e alle sezioni tributarie della Corte, e per due cicli.

Centrale infine la messa a disposizio­ne di risorse per l’ufficio del processo con addetti che avranno il compito di collaborar­e allo studio della controvers­ia e della giurisprud­enza relativa, di predisporr­e le bozze di provvedime­nti, di collaborar­e alla raccolta della prova dichiarati­va nel processo civile. Tali figure verranno inserite in uno specifico progetto organizzat­ivo in modo da valorizzar­e il loro apporto di collaboraz­ione con il magistrato, in un’ottica di riduzione dell’arretrato e di accelerazi­one della trattazion­e dei procedimen­ti in corso.

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