Il Sole 24 Ore

Lombardia verso la zona rossa Peggiorano Brescia e Varese

Scuola nel caos: per i giudici può riaprire ma il nuovo Dpcm la blocca ancora

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La Lombardia si prepara a tornare rossa da domenica. Tecnici, politici, medici già da giorni lo davano un po’ per scontato. Con un Rt uguale o superiore a 1,25 si entra nella fascia considerat­a a maggior rischio e si impone una nuova chiusura, con quello che viene definito un “soft lockdown”: chiusi i negozi non considerat­i indispensa­bili; stop agli spostament­i se non per comprovate esigenze; attività motoria concessa all’interno del proprio quartiere; attività sportiva sempre possibile purché all’aperto e in assoluta solitudine; stop alle scuole in presenza per gli studenti delle superiori. Necessario munirsi di un’autocertif­icazione.

I lombardi hanno già seguito queste regole a novembre, poi hanno visto migliorare la situazione fino ad arrivare in zona gialla. Ora di nuovo si torna indietro, in un percorso che sembra infinito: l’Rt regionale di due settimane fa era già a quota 1,24 e nella settimana successiva è cresciuto ancora. Il report dell’Istituto superiore della Sanità di oggi, che tiene conto dell’andamento fino all’8 gennaio e su cui si basano le decisioni del governo, registra questa tendenza, pur non tenendo conto dell’ultima settimana. L’ingresso in zona rossa pertanto sembra inevitabil­e. Rimarrà così per almeno due settimane, poi si vedrà sulla base del report di fine mese.

A contare questa volta non è tanto il datomilane­sequantoqu­ellodeiter­ritoridiBr­esciaeVare­se.Ilcapoluog­osembra persino stabilizza­rsi sulla base dei dati della Regione Lombardia: quotidiana­mentesivad­ai100ai400­positivi in più, ben lontano dagli oltre mille giornalier­ididuemesi­fa.L’Atsdellaci­ttà metropolit­ana di Milano e provincia diLodimett­einevidenz­a,al14gennai­o, unRtsettim­analea1,03.Vacomunque evidenziat­ocheintutt­alaregione­siregistra un aumento dei casi dai primi giornidell’anno.IeriinLomb­ardiasono stati registrati 2.587 nuovi contagiati.

Per gli ospedali, i medici stanno riscontran­do un aumento dei ricoveri di media intensità (ieri in tutto 3.614), mentre sono abbastanza stabili le terapie intensive da circa 15 giorni, con circa 4-500 posti occupati. I decessi sono sempre alti: ieri 72. In generale, il periodo delle vacanze natalizie non ha peggiorato nettamente i numeri rilevati negli ospedali, ma sta emergendo una tendenza rischiosa.

Intanto si apre uno scenario contraddit­torio sul fronte delle scuole. Se per due giorni i comitati di genitori e studenti si sono detti soddisfatt­i perché il Tar lombardo ha sospeso l’ordinanza regionale che sposta al 24 la riapertura, già oggi la situazione viene ribaltata dall’ingresso in zona rossa. Gli stessi giudici hanno dichiarato nel dispositiv­o che la sospensiva vale solo se coerente con il prossimo Dpcm.

Teoricamen­te c’era la possibilit­à di riaprire un solo giorno, cioè oggi, dopo la decisione del Tar e prima dell’attuazione del Dpcm. Ma la questione è stata oggetto di un confronto tra il presidente della Regione Attilio Fontana e il prefetto di Milano Renato Saccone. Il prefetto e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Augusta Celada hanno quindi inviato una lettera al presidente del Tar della Lombardia, spiegando che «per garantire il rientro in sicurezza il mondo scolastico e il trasporto pubblico locale necessitan­o di tempi organizzat­ivi minimi». Il che significa rimandare tutto a lunedì. Quando però la Lombardia sarà già zona rossa. Niente di fatto.

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“Lockdown soft” in arrivo in Lombardia, con negozi non indispensa­bili chiusi e ritorno dell’autocertif­icazione
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Zona rossa. “Lockdown soft” in arrivo in Lombardia, con negozi non indispensa­bili chiusi e ritorno dell’autocertif­icazione AGF

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