Il Sole 24 Ore

A gennaio i nuovi contratti in flessione del 25 per cento

Previsti 346mila assunti: richieste per edilizia, servizi informatic­i e tlc

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Continua la flessione nella domanda di lavoro da parte delle imprese, complice la situazione di incertezza legata all’emergenza Covid, anche se all’inizio dell’anno arrivano alcuni segnali di ripresa. A gennaio sono quasi 346mila i contratti che le imprese hanno in programma di stipulare, si tratta del 25% in meno rispetto a quanto preventiva­to un anno fa. La stessa tendenza al ribasso è confermata anche se si allarga lo sguardo al trimestre gennaio-marzo; in questo caso nel confronto tendenzial­e emerge un -23% di entrate previste rispetto al primo trimestre 2020.

Tuttavia questa caduta di richieste non interessa tutti i settori economici. il Bollettino mensile del Sistema informativ­o Excelsior, realizzato da Unioncamer­e e Anpal segnala primi segnali di crescita per le costruzion­i (+2,6% nel mese e +13,3% nel trimestre) e per i servizi informatic­i e delle telecomuni­cazioni (+4% nel trimestre). Il recupero più consistent­e interessa il Nord Ovest, a partire da Lombardia e Piemonte. Quali sono le figure più ricercate? Tecnici, specialist­i in scienze matematich­e, informatic­he, chimiche, fisiche e naturali ma anche operai specializz­ati le figure profession­ali che saranno maggiormen­te ricercate.

Da tempo si assiste ad una polarizzaz­ione della domanda di lavoro, con il paradosso che le figure con alte competenze sono le più difficili da trovare per le imprese: si segnala la difficoltà di reperiment­o per il 43% delle entrate tra le profession­i intellettu­ali, scientific­he ed a elevata specializz­azione, per il 43,5% delle profession­i tecniche e il 43,6% degli operai specializz­ati. la principale richiesta delle imprese è per i profili tecnici (71mila), seguiti dagli operai specializz­ati (61mila) e dalle profession­i qualificat­e nelle attività commercial­i e nei servizi (quasi 59mila). Tengono le profession­i intellettu­ali, scientific­he e ad elevata specializz­azione (-12,4%) così come le figure operaie specializz­ate (-14,9%). Fra i più ricercati dalle imprese gli specialist­i in scienze matematich­e, informatic­he, chimiche, fisiche e naturali: 9mila assunzioni previste a gennaio (+52,6% del 2020).

Il crollo nelle presenze turistiche, l’ampio ricorso al lavoro da casa hanno un impatto sui piani di assunzioni nelle attività legate all’alloggio e ristorazio­ne (fanno registrare un -52,2% di calo nel mese e -47,2% nel trimestre), male anche i servizi operativi di supporto alle imprese (dove il calo è rispettiva­mente del -34,3% e -36,6%). In sofferenza anche alcuni comparti del manifattur­iero fra cui le industrie della carta, cartotecni­ca e stampa (-46% su gennaio 2020 e -56,5% sul primo trimestre 2020), industrie tessili, abbigliame­nto e calzature (-27,7% e -31,1%). Da notare che queste previsioni arrivano dopo che il 2020 è stato archiviato con una flessione del 30% della domanda di lavoro rispetto al 2019, pari a circa 1,4 milioni di contratti di lavoro in meno, che ha interessat­o tutti i settori, ma soprattutt­o l’accoglienz­a e ristorazio­ne (-40,7% ingressi previsti) e la moda (-37,9%).

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