Wsm torna in digitale Bizzi: «Sosteniamo le Pmi»
L’appuntamento è dal 16 al 18 gennaio, rigorosamente online per “dribblare” i limiti e insieme rispettare le regole che impongono distanziamenti e chiusure soprattutto nelle Regioni rosse e arancioni. Eppure Wsm, acronimo per White sustainable Milano, non si ferma nemmeno con la pandemia e - in collaborazione con Confartigianto e con il supporto di MAECI ed Ice-Agenzia - porta online 40 realtà fashion gender fluid con Dna artigiano e sostenibile, che rappresentano la nuova frontiera dell’artigianalità moderna. «Il nostro ruolo di saloni è molto importante - spiega il fondatore di White, Massimiliano Bizzi - perché siamo chiamati a sostenere le piccole e medie imprese e i marchi emergenti che hanno bisogno non tanto di conquistare nuovi clienti, ma di mantenere un certo grado di continuità con quelli che già avevano, che ora sono difficili da raggiungere».
Secondo Bizzi, infatti, «gli ordini online penalizzano i piccoli brand, e non solo perché la situazione generale è quella di una crisi degli acquisti, ma perché la componente umana, nel lavoro del buyer, è fondamentale: il B2c non può essere strutturato come l’e-commerce B2c, dove puoi comodamente rimandare indietro un capo se non ti va bene o non ti soddisfa. Nel corso dell’anno abbiamo imparato quali sono i pregi e i difetti del web e dobbiamo puntare a fare meglio». Intanto gli occhi sono già puntati verso le edizioni di settembre: «Sperando in un ritorno alle manifestazioni fisiche dobbiamo impegnarci per fare del nostro meglio e rilanciare Milano. La gente avrà tanta voglia di partecipare agli eventi», chiosa il fondatore.