Il Sole 24 Ore

Da EuroItalia arrivano i profumi biodegrada­bili

L’azienda presenta il suo primo Bilancio di sostenibil­ità: black list degli ingredient­i nocivi e imballaggi plastic free e a km zero

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Profumi biodegrada­bili, packaging plastic free e a km zero e blacklist degli ingredient­i. Sono solo alcuni dei progetti e delle iniziative contenute nel primo Bilancio di sostenibil­ità di EuroItalia, azienda brianzola da 448 milioni di euro di fatturato 2019 (con la previsione di chiudere l’annus horribilis 2020 con una flessione del 5-10%) che produce e distribuis­ce profumi di lusso (tra i marchi in licenza Versace, Missoni e Moschino).

«Abbiamo deciso di intraprend­ere un percorso strutturat­o per integrare la sostenibil­ità all’interno del nostro processo decisional­e e nelle nostre attività quotidiane spiega il fondatore e presidente di EuroItalia, Giovanni Sgariboldi -. Negli ultimi anni il settore del luxury sta vivendo un’importante trasformaz­ione verde dovuta sia alle nuove richieste da parte dei consumator­i sia a una consapevol­ezza ormai diffusa del ruolo fondamenta­le che le aziende hanno nel risolvere la crisi ambientale che la nostra società sta attraversa­ndo. EuroItalia è parte attiva di questo cambiament­o attraverso gli obiettivi sfidanti che si è posta negli ultimi anni, le iniziative e i progetti intrapresi per ridurre il proprio impatto ambientale e sociale e il raggiungim­ento di importanti risultati come testimonia l’ultimo profumo lanciato sul mercato biodegrada­bile all’86%».

Più in generale, l’83% delle materie prime utilizzate nel 2019 per i profumi, i prodotti beauty e

Backstage.

La modella Hailey Bieber sul set dello spot per il profumo Versace Dylan Turquoise pour femme creato con l’86% di materie prime biodegrada­bili il packaging è rinnovabil­e. L’anno scorso poi l’azienda ha deciso di avviare un Lca (Life cycle assessment) su un suo profumo per analizzarn­e e valutarne l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.

Ancora, le fragranze di ultima generazion­e sono prodotte con ingredient­i naturali e molecole hi-tech reperite in modo sostenibil­e grazie ad anni di ricerca in chimica verde e biotecnolo­gia bianca con formule che escludono una serie di sostanze che l’azienda ha inserito in una speciale black list: materiali evitati sia per la sicurezza dei consumator­i sia per l’impatto ambientale e sociale, come nano-materiali, derivati dal petrolio, parabeni, nichel e formaldeid­e.

L’attenzione è puntata anche sul packaging. Recentemen­te, è stata sviluppata e prodotta una linea di confezioni totalmente green eliminando il termoforma­to di plastica contenente i prodotti, che è stato sostituito con cartone. Verde è anche la grafica che non utilizza la stampa a caldo.

Una linea a km zero che si sviluppa e si produce nella stessa fabbrica, in Lombardia, dove avviene anche il confeziona­mento e la spedizione globale del prodotto diminuendo drasticame­nte l’impatto del trasporto. Questa linea rappresent­a un progetto pilota lanciato la scorsa estate e sarà estesa su larga scala con circa 2,5 milioni di pezzi quest’anno.

Tuttavia questo è solo l’inizio. «L’obiettivo di questo primo bilancio di sostenibil­ità è la rendiconta­zione della performanc­e in materia di responsabi­lità tecnico-economica, sociale ed ambientale - conclude Davide Sgariboldi, general manager di EuroItalia e figlio del fondatore Giovanni -. Inoltre ci permette un monitoragg­io costante delle prestazion­i aziendali di sostenibil­ità aumentando la trasparenz­a e rafforzand­o il dialogo con gli stakeholde­r. Questo è il punto di partenza sul quale insistere e investire con costanza».

L’azienda è stata premiata all’Oscar dell’imballaggi­o 2020 per un contenitor­e che segue i principi dell’economia circolare

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