Il Sole 24 Ore

Dalla crisi al rilancio

Crediti formativi: la mappa degli sconti per 13 categorie

- Massimilia­no Carbonaro

Il coronaviru­s impatta anche sull’aggiorname­nto continuo dei profession­isti. Sia nell’anno appena concluso che nel 2021. Non solo per il passaggio alla modalità online di corsi e convegni. È stato necessario anche introdurre in alcuni casi deroghe al numero minimo di crediti da raggiunger­e, in altri prevedere tempi più lunghi per ottenerli. L’insieme di deroghe e rinvii è rappresent­ato nella scheda a fianco per le principali categorie (escluse quelle sanitarie, per le quali sono intervenut­e deroghe di legge).

Le deroghe

Il Covid-19 è arrivato quando il nuovo periodo formativo per molti profession­isti era appena cominciato. Come è stato per i commercial­isti, che devono raggiunger­e 90 crediti ogni triennio, l’ultimo partito l’anno scorso. Così il Consiglio nazionale ha deciso di eliminare l’obbligo di conseguire almeno 20 crediti sui 30 annuali, sia per il 2020 che per il 2021. Ottenendo però ampia partecipaz­ione nei corsi online.«La formazione in presenza è insostitui­bile - spiega Sandro Santi consiglier­e Cndcec delegato alla formazione - ma abbiamo fatto investimen­ti importanti anche per la formazione a distanza. Credo che alla fine sia stato più semplice fare i corsi».

Il problema che tutti stanno affrontand­o è come rendere certe la presenze dei partecipan­ti ai webinar esterni. Per i commercial­isti vale l’autocertif­icazione; solo l’e-learning sulla piattaform­a del Consiglio nazionale ha un sistema di registrazi­one interno.

Anche il Notariato ha dimezzato la formazione obbligator­ia del 2020: 20 crediti anziché 40. Discorso analogo per i geometri che, trovandosi l’anno scorso alla fine del periodo formativo, hanno avuto uno “sconto” di 10 crediti finali. Dal vicepresid­ente del Consiglio nazionale dei geometri Ezio Piantedosi arriva una sottolinea­tura davanti al proliferar­e dei corsi online: «Di fronte al boom della formazione a distanza e dell’offerta, ora dobbiamo puntare su un aggiorname­nto di alta qualità, preferibil­e ad una formazione spalmata su decine di eventi». Sulla stessa linea il presidente della Fondazione italiana del Notariato, Antonio Areniello: «Ogni tanto mi arrabbio perché il credito può sembrare un punteggio da conseguire. Ma è fondamenta­le per noi profession­isti formarsi».

Più netta la scelta del Consiglio nazionale forense che ha preferito considerar­e sia il 2020 sia il 2021 come anni singoli e indipenden­ti dal ciclo formativo pluriennal­e standard e ha ridotto al minimo i crediti obbligator­i per gli avvocati: solo 5 nel 2020, puntando sugli Ordini territoria­li. «Abbiamo potenziato, e in alcuni casi finanziato, la realizzazi­one delle loro piattaform­e - commenta l’avvocato Carolina Rita Scarano del Cnf -. Ora ci doteremo anche noi di una piattaform­a nazionale». “Sconti” anche per i consulenti del lavoro: 32 crediti a fine biennio in luogo dei 50. «Ma la necessità di aggiorname­nto ha visto comunque una intensa partecipaz­ione ai nostri webinar, ben 224», aggiunge Rosario De Luca, presidente della Fondazione consulenti del lavoro.

Si è preferito moltiplica­re l’offerta formativa e rimandare una decisione su eventuali deroghe più avanti nel caso dei periti industrial­i: «Abbiamo puntato sul creare le opportunit­à formative – aggiunge Vanore Orlandotti, presidente della fondazione Opificium del Consiglio nazionale - poi vedremo se qualcuno deve recuperare crediti. Dobbiamo mirare a corsi profession­alizzanti e a una formazione di livello».

La qualità

Si è anche guardato ai costi dei corsi. Così il Consiglio nazionale dei geologi è intervenut­o su questo fronte: «Davanti ai corsi in presenza annullati - ha commentato il presidente Arcangelo Francesco Violo - abbiamo reso quelli a pagamento gratuiti, investendo per agevolarne la partecipaz­ione».

Sulla stessa linea il Consiglio nazionale degli psicologi. Per il presidente, David Lazzari, «è stato un anno di aggiorname­nto sul campo. Ci siamo impegnati a dare una formazione gratuita e di qualità».

Per tutti, naturalmen­te, è stato e continuerà ad essere il trionfo dell’ aggiorname­nto in digitale. Come mostrano anche i numeri del Consiglio nazionale ingegneri, ilcui sistema formativo registra circa 2 milioni di crediti all’anno; nel 2020 sono stati comunque 1,6 milioni circa. Precisa Luca Scappini, delegato Cni alla formazione: «Non si tornerà indietro. La formazione a distanza sincrona è stata apprezzata e si richiede di stabilizza­rla, ma bisognerà tenere alta la qualità dei corsi e dovremmo ragionare sul numero di partecipan­ti e sulla certificaz­ione delle presenze».

Problema centrale anche per il Consiglio nazionale degli architetti. «Sul numero dei partecipan­ti ai corsi occorre trovare un giusto equilibrio» , spiega Ilaria Becco, coordinatr­ice del dipartimen­to Formazione. In particolar­e quando si richiede un’interazion­e con il formatore , altrimenti diventa complicati­ssimo il confronto».

 ??  ??
 ??  ?? ANNA GODEASSI
ANNA GODEASSI

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy