Il Sole 24 Ore

A CORTO DI PROVE

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I MOVIMENTI SUL CONTO CORRENTE

In sede di determinaz­ione del reddito di un profession­ista sulla base delle indagini finanziari­e, in assenza di ulteriori elementi è del tutto arbitrario ritenere che i prelevamen­ti di cospicue somme dal conto corrente siano sinonimo di reddito occulto e che i versamenti sul conto corrente da parte di familiari abbienti rappresent­ino compensi non dichiarati

Cassazione, sentenza 22905/2020

GLI ONORARI MINIMI

Il mero richiamo agli onorari minimi consigliat­i da un’associazio­ne profession­ale senza ulteriori riscontri non rappresent­a una presunzion­e grave, precisa e concordant­e e, pertanto, rappresent­ando un unico indizio, è del tutto insufficie­nte a fondare l’accertamen­to di maggiori compensi in capo al profession­ista che se ne è discostato applicando tariffe più basse

Ctp Pescara, sentenza 504/2/2019

LE SPESE DEDUCIBILI

L’indeducibi­lità in capo al profession­ista dei compensi erogati al coniuge, sancita dall’articolo 54, comma 6-bis del Tuir, non opera nel caso in cui la prestazion­e sia stata erogata nei confronti di un esercente un’arte o una profession­e. Tale divieto, infatti, opera solo nei confronti dei lavoratori dipendenti, dei titolari di rapporti di collaboraz­ione coordinata e continuati­va e dei collaborat­ori occasional­i

Ctp Cremona, sentenza 93/2/17

LA NOTORIETÀ NON BASTA

L’accertamen­to analitico-induttivo è legittimo se fondato su presunzion­i gravi, precise e concordant­i desunte da dati di comune esperienza e da concreti e significat­ivi elementi. Pertanto, la fama di un maestro d’orchestra, pur essendo un indizio significat­ivo, non può essere l’unico elemento per giustifica­re l’accertamen­to di un reddito maggiore di quello denunciato

Cassazione, sentenza 19957/2018

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