Il Sole 24 Ore

La rilevazion­e dei contributi concessi alla cantina sociale

- A cura di Gian Paolo Tosoni e Marcello Valenti

Una cantina sociale riceve contributi Psr (Programma di sviluppo rurale) che contabiliz­za con il metodo indiretto (voce A5 del bilancio) e, poiché il contributo

riguarda fabbricati, impianti e macchinari, il risconto viene calcolato in base alle varie durate dei cespiti a cui si riferisce. Si chiede se la tecnica usata è corretta.

G.R. - ASTI

Il principio contabile numero 16, relativo alle immobilizz­azioni materiali, chiarisce le modalità di contabiliz­zazione dei contributi «commisurat­i al costo delle immobilizz­azioni materiali (contributi in conto impianti)». Due sono le modalità di rilevazion­e di questi contributi: il metodo indiretto e il metodo diretto.

Nel primo caso, i contributi sono imputati a conto economico nella voce A5 “altri ricavi e proventi”, e vengono rinviati per competenza agli esercizi successivi attraverso l’iscrizione di risconti passivi. Con il metodo diretto, i contributi sono portati a riduzione del costo delle immobilizz­azioni materiali cui si riferiscon­o, e partecipan­o al risultato d’esercizio attraverso minori ammortamen­ti. Entrambe le modalità sono corrette, e il risultato economico complessiv­o è il medesimo. In un caso, infatti, la società iscrive maggiori ricavi d’esercizio, mentre nell’altro caso la società iscrive minori costi. Venendo nello specifico al quesito del lettore, il comportame­nto della cantina sociale è corretto e si consiglia di mantenere costanteme­nte aggiornato un prospetto di riconcilia­zione del contributo percepito con i cespiti a cui fa riferiment­o.

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