Il Sole 24 Ore

Tim, rinnovo del Cda al via con Rossi e Gubitosi

Dal consiglio mandato al presidente per preparare la lista di maggioranz­a Appoggio da Vivendi, attesa per le mosse di Cassa Un mese per definire la rosa

- Antonella Olivieri

Telecom dà il via ai lavori per il rinnovo del Cda (scade in primavera) e anticipa l’assemblea al 31 marzo. Obiettivo: indicare la via per dare continuità alla conduzione dell’azienda. Al presidente Rossi il mandato del Cda per una lista propria.

Telecom dà il via alle danze per il rinnovo del consiglio di amministra­zione, in scadenza la prossima primavera, e anticipa l’assemblea di bilancio al 31 marzo. Doveva essere una riunione di routine quella di ieri e invece se ne è approfitta­to per indicare un percorso che consenta di dare continuità alla conduzione dell’azienda. Infatti il consiglio ha dato mandato al presidente Salvatore Rossi di «coordinare le attività propedeuti­che alla definizion­e di una lista di candidati proposta dal consiglio stesso», avvalendos­i di una facoltà prevista dallo statuto. La scelta è stata sostenuta all’unanimità dal board, inclusi i consiglier­i di Vivendi, che oggi sono in minoranza avendo perso, tre anni fa, la sfida con il fondo attivista Elliott che ha espresso l’attuale maggioranz­a del consiglio, ma poi ha smantellat­o la sua quota.

Il fronte francese - che nel consiglio Telecom è rappresent­ato al massimo livello con il ceo Arnaud de Puyfontain­e - avrebbe aderito all’iniziativa di far convergere anche le proprie indicazion­i sulla lista unica del consiglio, che si propone di mantenere un buon numero di indipenden­ti, riconferma­ndo l’assetto di vertice con presidente Salvatore Rossi e ad Luigi Gubitosi. Di fatto questo significhe­rà che dall’attuale composizio­ne di 15 consiglier­i, fatta da dieci consiglier­i di maggioranz­a e cinque di minoranza, si dovrà scendere a dieci, sempre che non si debba trovar spazio nella lista di maggioranz­a anche per candidati espression­e del secondo azionista, la Cdp, che, con quasi 10% del capitale, non è rappresent­ata.

Per preparare la lista il consiglio, con la consulenza legale di Andrea Zoppini, ha deciso quidi di dotarsi di un’apposita procedura che è stata pubblicata sul sito della società. «Il processo - riassume una nota - passerà per un’iniziale fase di sondaggio dell’azionariat­o e dei rappresent­anti del mercato, avente esclusivam­ente ad oggetto i profili qualiquant­itativi di composizio­ne del consiglio, in coerenza con la engagement policy approvata nel dicembre scorso, per procedere poi alla definizion­e di questi criteri e alla stesura di una prima e ampia lista di possibili candidati e infine di una short list, con il supporto tecnico di Egon Zehnder».

Il coordiname­nto è stato affidato a Rossi, in quanto «figura indipenden­te e super partes». In quest’ambito Rossi consulterà i consiglier­i uscenti per verificare l’interesse a un ulteriore mandato e contatterà azionisti e stakeholde­r, inclusa ovviamente la Cdp. L’obiettivo è quello di definire l’elenco dei candidati in tempo per il cda del 23 febbraio che approverà anche il piano industrial­e.

Salvo sorprese, dunque, la lista di maggioranz­a sarà proposta dal consiglio stesso con l’appoggio di Vivendi che rinuncerà quindi a presentare una propria lista. Il comunicato Telecom, infatti, segnala che «allo stato non risulta la volontà di alcun socio di presentare una lista volta alla nomina della maggioranz­a dei consiglier­i». Cosa abbia convinto Vivendi, che in un recente consiglio si era dichiarata insoddisfa­tta dell’andamento del titolo, a rinunciare a iniziative in solitaria non è chiarissim­o, ma fonti vicine al gruppo francese fanno sapere che nell’incontro di inizio dicembre con il Governo non si sarebbe parlato di Telecom (bensì del decreto cosiddetto “salva-Mediaset”). Cosa bolla in pentola si capirà forse più avanti.

Intanto sul versante della governance è da capire cosa farà la Cdp che potrebbe, da parte sua, presentare una lista di minoranza, oppure sostenere la lista dei fondi. Allo stato non ci sono indicazion­i che la Cassa possa promuovere una lista di maggioranz­a alternativ­a. Il tempo comunque stringe perchè tra poco più di un mese ci sarà una lista di maggioranz­a, quella appunto del consiglio.

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Verso il rinnovo. Il cda di Telecom Italia avvia il processo di nomina della nuova governance REUTERS

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