Poste sbarca in Cina e rileva il 51% di Sengi Express
Il gruppo sigla accordo con Cloud Seven Holding: il closing entro fine marzo L’ad Del Fante: «Traguardo storico, proseguiamo nella strategia di crescita»
Poste Italiane mette a segno la sua prima acquisizione oltreconfine e lo fa in Cina dove il gruppo guidato da Matteo Del Fante è sbarcato per la prima volta nel 2012 siglando due importanti accordi di cooperazione con China Post, l’operatore postale di Pechino, e China Union Pay, la principale società cinese di servizi interbancari. Questa volta, però, la mossa è ancora più forte perché Poste ha rilevato il 51% di Sengi Express che è il “braccio” di Cloud Seven Holding Limited - con cui il gruppo italiano ha un solido legame già da qualche anno - ed è leader nella creazione e gestione di soluzioni logistiche transfrontaliere per gli operatori del commercio elettronico cinese attivi sul mercato italiano.
Perché Poste ha deciso però di scommettere in modo così importante sulla Cina? Per capire il razionale dell’operazione, il cui perfezionamento scatterà entro la fine del primo trimestre, basta citare qualche numero: circa il 40% degli invii e-commerce transfrontalieri mondiali rimanda a quel mercato. Senza contare poi che, nell’ultimo decennio, i pacchi in arrivo dalla Cina verso la penisola sono aumentati più di 15 volte. Un flusso enorme tra le due sponde e in costante crescita, quindi, che finora però è andato ad alimentare soprattutto i ricavi dei grandi big stranieri della logistica e delle spedizioni internazionali (da Ups a Royal Mail). Da qui, dunque, la scelta del gruppo di Del Fante di mettere un piede in un business dal potenziale assai significativo.
La società, che ha chiuso il 2020 con un fatturato pro-forma di 80 milioni di euro, contribuirà così ai risultati consolidati di Poste e allo sviluppo del business internazionale dei pacchi B2C (business to consumer, locuzione che indica le transazioni commerciali tra imprese e consumatori finali). Un tassello, quest’ultimo, che è al centro della strategia di trasformazione e rilancio messa a punto dal management per la divisione corrispondenza, pacchi e distribuzione in modo da intercettare le opportunità collegate al boom dell’e-commerce.
«Questa operazione rafforza la strategia di Poste improntata al miglioramento della customer experience (l’esperienza complessiva del cliente nell’interazione con l’azienda, ndr) e ha l’obiettivo di sviluppare e fidelizzare il flusso di spedizioni ecommerce», ha spiegato ieri il numero uno di Poste Del Fante a valle della firma. Il top manager ha quindi posto l’accento sul «traguardo storico» nel processo di apertura di Poste ai mercati internazionali. «Con questo accordo - ha poi chiarito il ceo - diversifichiamo ulteriormente, anche a livello geografico, i nostri ricavi e proseguiamo nella nostra strategia di crescita tramite alleanze nelle aree di business più promettenti».
Un’alleanza più che rafforzata, dunque, lungo l’asse con la Cina dal momento che il rapporto con Cloud Seven Holding Limited è stato via via puntellato nel tempo, come ha evidenziato ieri anche il ceo del colosso con sede a Hong Kong, Nelly Han. «Questa operazione è la naturale evoluzione della partnership che ci lega da qualche anno a Poste Italiane di cui proponiamo, con orgoglio e successo, i servizi ai nostri clienti in Cina».