Il Sole 24 Ore

Ue: aiuti di Stato estesi fino a dicembre 2021 Autorizzat­i 3mila miliardi, la metà in Germania

Bruxelles vuole alzare i massimali ma spinge a privilegia­re i prestiti

- Giuseppe Chiellino

La Commission­e europea si prepara ad estendere il regime temporaneo agevolato per gli aiuti di Stato per combattere nel modo più efficace possibile gli effetti economici della pandemia. Nei giorni scorsi la Dg Concorrenz­a ha inviato ai governi nazionali una proposta di proroga al 31 dicembre del provvedime­nto, varato per la prima volta a marzo del 2020, che consente la massima flessibili­tà nell’utilizzo di risorse pubbliche per sostenere i settori produttivi in difficoltà.

Oltre all’estensione di sei mesi del periodo di moratoria, la proposta di Bruxelles punta ad introdurre alcune modifiche per adeguare le regole alle esigenze delle imprese, in continua evoluzione, cercando di mantenere comunque alcuni paletti di salvaguard­ia per cercare di garantire comunque una reale concorrenz­a tra le imprese dei diversi Stati membri nel mercato unico. La proposta inviata in consultazi­one tiene conto riscontri raccolti dalla Commission­e con un’indagine condotta a dicembre scorso.

Due sono le novità significat­ive rispetto al regime in vigore oggi. La prima novità riguarda i massimali che, alla luce del prolungars­i della crisi sanitaria ed economica, Bruxelles propone di aumentare. Oggi sono fino a 120mila euro per le imprese nel settore della pesca, fino a 100mila per quelle agricole di produzione primaria e fino a 800mila per tutti gli altri settori. Proposto anche l’aumento degli aiuti a sostegno dei costi fissi delle imprese che non sono coperti dalle entrate (attualment­e fino a 3 milioni di euro per impresa).

L’altra novità riguarda la possibilit­à che verrebbe concessa agli Stati membri di convertire in sovvenzion­i dirette (fondo perduto) gli aiuti concessi inizialmen­te sotto forma di prestiti o altri strumenti rimborsabi­li. L’opzione potrà essere esercitata in una fase successiva alla concession­e dei prestiti. L’obiettivo della Commission­e è di spingere gli Strati membri a scegliere in via prioritari­a forme di aiuto rimborsabi­li che sono in un secondo momento e in caso di eventuale necessità possono diventare sovvenzion­i. «La seconda ondata della pandemia di Covid-19 continua ad avere un impatto profondo sulla nostra vita, e le imprese in tutta Europa hanno bisogno di ulteriore sostegno per superare la crisi» ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresid­ente e responsabi­le della Concorrenz­a. «Perciò proponiamo di prorogare il quadro temporaneo fino al 31 dicembre 2021 e di aumentare gli importi di aiuto a disposizio­ne delle imprese affinché rimanga disponibil­e un sostegno efficace. Decideremo quale via seguire tenendo conto delle opinioni di tutti gli Stati membri e della necessità di preservare una concorrenz­a effettiva nel mercato unico».

Come ricorda la Dg Concorrenz­a, fino ad oggi, la Commission­e ha autorizzat­o aiuti di Stato per poco meno di 3.100 miliardi di euro, di cui quasi 1.590 miliardi alla Germania (51,4% del totale). In questa particolar­e classifica l’Italia segue con aiuti autorizzat­i da Bruxelles per 454 miliardi. Poco dietro la Francia (430 miliardi) e molto staccati la Spagna (148 miliardi) e il Regno Unito (127 miliardi, ma Londra dal 1 gennaio non ha più bisogno dell’ok Ue per concedere aiuti alle proprie imprese).

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Margrethe Vestager. «Con la seconda ondata le aziende hanno bisogno di ulteriore supporto» ha detto la commissari­a alla Concorrenz­a precisando che saranno anche aumentati i tetti degli aiuti in certi casi.

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