Ue: aiuti di Stato estesi fino a dicembre 2021 Autorizzati 3mila miliardi, la metà in Germania
Bruxelles vuole alzare i massimali ma spinge a privilegiare i prestiti
La Commissione europea si prepara ad estendere il regime temporaneo agevolato per gli aiuti di Stato per combattere nel modo più efficace possibile gli effetti economici della pandemia. Nei giorni scorsi la Dg Concorrenza ha inviato ai governi nazionali una proposta di proroga al 31 dicembre del provvedimento, varato per la prima volta a marzo del 2020, che consente la massima flessibilità nell’utilizzo di risorse pubbliche per sostenere i settori produttivi in difficoltà.
Oltre all’estensione di sei mesi del periodo di moratoria, la proposta di Bruxelles punta ad introdurre alcune modifiche per adeguare le regole alle esigenze delle imprese, in continua evoluzione, cercando di mantenere comunque alcuni paletti di salvaguardia per cercare di garantire comunque una reale concorrenza tra le imprese dei diversi Stati membri nel mercato unico. La proposta inviata in consultazione tiene conto riscontri raccolti dalla Commissione con un’indagine condotta a dicembre scorso.
Due sono le novità significative rispetto al regime in vigore oggi. La prima novità riguarda i massimali che, alla luce del prolungarsi della crisi sanitaria ed economica, Bruxelles propone di aumentare. Oggi sono fino a 120mila euro per le imprese nel settore della pesca, fino a 100mila per quelle agricole di produzione primaria e fino a 800mila per tutti gli altri settori. Proposto anche l’aumento degli aiuti a sostegno dei costi fissi delle imprese che non sono coperti dalle entrate (attualmente fino a 3 milioni di euro per impresa).
L’altra novità riguarda la possibilità che verrebbe concessa agli Stati membri di convertire in sovvenzioni dirette (fondo perduto) gli aiuti concessi inizialmente sotto forma di prestiti o altri strumenti rimborsabili. L’opzione potrà essere esercitata in una fase successiva alla concessione dei prestiti. L’obiettivo della Commissione è di spingere gli Strati membri a scegliere in via prioritaria forme di aiuto rimborsabili che sono in un secondo momento e in caso di eventuale necessità possono diventare sovvenzioni. «La seconda ondata della pandemia di Covid-19 continua ad avere un impatto profondo sulla nostra vita, e le imprese in tutta Europa hanno bisogno di ulteriore sostegno per superare la crisi» ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente e responsabile della Concorrenza. «Perciò proponiamo di prorogare il quadro temporaneo fino al 31 dicembre 2021 e di aumentare gli importi di aiuto a disposizione delle imprese affinché rimanga disponibile un sostegno efficace. Decideremo quale via seguire tenendo conto delle opinioni di tutti gli Stati membri e della necessità di preservare una concorrenza effettiva nel mercato unico».
Come ricorda la Dg Concorrenza, fino ad oggi, la Commissione ha autorizzato aiuti di Stato per poco meno di 3.100 miliardi di euro, di cui quasi 1.590 miliardi alla Germania (51,4% del totale). In questa particolare classifica l’Italia segue con aiuti autorizzati da Bruxelles per 454 miliardi. Poco dietro la Francia (430 miliardi) e molto staccati la Spagna (148 miliardi) e il Regno Unito (127 miliardi, ma Londra dal 1 gennaio non ha più bisogno dell’ok Ue per concedere aiuti alle proprie imprese).
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