Il Sole 24 Ore

Casa, giovani, green: Milano vuole ripartire dalla Qualità della vita

Audizione in commission­e a Palazzo Marino: dai dati 2020 spunti per il rilancio

- Marta Casadei Michela Finizio

Milano studia la Qualità della vita del Sole 24 Ore per lavorare, attraverso politiche mirate, al proprio migliorame­nto, individuan­do punti di forza e di debolezza da cui partire. Il primo passo è stata l’audizione della commission­e congiunta Affari istituzion­ali e Innovazion­e del Comune di Milano tenutasi ieri: presieduta dalla consiglier­a Alice Arienta, affiancata da Arianna Censi, vicesindac­a della città metropolit­ana (l’area cui afferiscon­o quasi tutti i 90 indicatori dell’indagine), ha analizzato le performanc­e di Milano nella 31a edizione della Qualità della vita, pubblicata lo scorso 14 dicembre sul Sole 24 Ore. La presentazi­one dei risultati ha permesso ai consiglier­i di sottolinea­re alcuni temi chiave - che rappresent­ano delle sfide per il futuro - per il buon vivere nel capoluogo lombardo e nella provincia: l’accessibil­ità alle abitazioni (a causa degli elevati costi delle case, sia in vendita sia in affitto), la disponibil­ità di spazi adeguati alle esigenze post pandemia (lo spazio abitativo medio è pari ad appena 50 mq quadrati per famiglia), l’offerta di servizi per l’infanzia, la scuola. Ma anche l’ambiente e l’imprendito­ria femminile. Prima classifica­ta nel 2018 e nel 2019, Milano ha sofferto particolar­mente l’effetto Covid-19, registrand­o una performanc­e più tiepida: nel 2020, infatti, è scivolata dal gradino più alto del podio alla 12esima posizione. Una caduta che non è passata inosservat­a, certo. Ma che va letta in un contesto nazionale in cui tutte le province lombarde hanno perso posizioni in classifica (nessuna è nella top 10, per esempio) a causa dell’incidenza dei casi di coronaviru­s sulla popolazion­e residente. E in cui il nuovo indicatore della variazione stimata del Pil (-10%) ha penalizzat­o una metropoli che dal 2015 a febbraio 2020 si era imposta come teatro per eventi internazio­nali di spessore e, insieme, come meta turistica e non più solo business. «L’analisi di statistich­e come quelle contenute nella Qualità della vita - ha detto in audizione la vicesindac­a della città metropolit­ana, Adriana Censi - è utile per confrontar­si sulle scelte di governo e dobbiamo spingere affinché tutte le istituzion­i adottino questo tipo di schemi di valutazion­e, ispirati a criteri di benessere equo e sostenibil­e, per mettersi in discussion­e senza mai prescinder­e da una fotografia del dato reale».

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