Il ciclismo indoor stimola tour e incontri reali
Dai tour virtuali alle strade dell’Italia da scoprire. Così la startup Pedalitaly sogna il suo futuro post-pandemia. Nata l’anno scorso come progetto di cicloturismo supportato da una call del Mibact, Pedalitaly ha sbattuto il muso contro la pandemia e il lockdown. «Abbiamo trovato una possibile risposta nel cicloturismo indoor e nelle piattaforme specializzate di realtà aumentata» racconta Gabriele Mirra, co-founder e ceo di Nexp, la società che sta promuovendo il format. L’indoor cycling è una nicchia che riunisce milioni di persone in tutto il mondo e che l’anno scorso ha avuto un vero e proprio boom non solo tra i professionisti. Da casa i ciclisti collegano le loro bici, agganciate a un rullo intelligente, a una piattaforma di realtà aumentata su cui trovano sia gare che tour virtuali (per ora sono 8 , dalle Colline del Chianti alle Cinque Terre) in giro per l’Italia. Una pedalata diventa l’occasione per gareggiare, per conoscere la storia e la bellezza dell’Italia accompagnati da una guida cicloturistica e per conoscere altre persone in piccoli gruppi virtuali. Dalla prossima stagione estiva il passaggio successivo sarà portare le persone a pedalare sulle strade del paese «in un’esperienza che tra fisico e virtuale che può durare 12 mesi l’anno» aggiunge Mirra, che sta lavorando per trovare operatori cicloturistici sui territori e contatti con gli enti locali e le Apt.