Il Sole 24 Ore

SCELTE ANCORA CONFUSE

- di Giorgio Santilli

Non è chiaro chi sia il Super commissari­o per le grandi opere infrastrut­turali e non è chiaro che cosa gli si chieda. È un dirigente amministra­tivo per accelerare le pratiche? È un tecnico o un ingegnere capace di stare in cantiere? È un manager responsabi­le di impresa o di sue parti? È un coordinato­re di tutte quelle amministra­zioni pronte a sparare sull’opera? Un po’ tutto e un po’ niente. Questo emerge dalla lista dei commissari del governo.

Si parla tanto di modello Genova ma lì il “miracolo” di una realizzazi­one rapida è attribuibi­le a un mix di capacità politico-managerial­i che qui non si vedono. Marco Bucci è sindaco della città, e non è poco per aprire le porte giuste, sul territorio e a Roma, per risolvere con una telefonata, per avere sostegno se serve. Bucci è anche manager di impresa e ha dimostrato di sapersi affrancare da vizi, inerzie e formalismi tipici della Pa.

È bene vedere i nuovi commissari alla prova dei fatti ma per loro sarà una sfida ardua. Chi pensa che un commissari­o abbia in dotazione la bacchetta magica per convincere decine di Pa a spingere nella direzione giusta sbaglia. Speriamo che il Paese abbia acquisito un po’ di maturità e che il Recovery aiuti, ma a giudicare dalla lentezza di queste decisioni e dai nodi ancora da sciogliere (nuovo Dl semplifica­zioni) non c’è da essere ottimisti. La Via, giusto per dirne una, sta sempre lì come un macigno e i commissari suderanno sette camicie.

Ma chi sono i commissari? Molti dirigenti ministeria­li, qualcuno in cantiere non ci ha messo mai piede e forse è bravo con le scartoffie. Un peso ce l’ha l’ad di fresca nomina di Rfi, Vera

Fiorani, ma giova ricordare che era direttore finanziari­o della società. All’altro ad, Simonini di Anas, si è dato lo stretto necessario. Ci sono le strutture tecniche di Rfi e Anas, certo, ma tra le prime ci sono i vertici di direzioni enormi che in questo periodo hanno molto da fare, mentre le seconde finora non hanno brillato per efficienza. Uno degli uomini migliori nel campo, l’ex ad di Rfi Maurizio Gentile, commissari­o della Roma-Napoli dove ha fatto bene, ha avuto solo la metro C, evidenteme­nte non gradito al suo vecchio gruppo. Per fortuna almeno sui porti, pieni poteri alle Autorità, che sanno dove mettere le mani.

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