Vaticano, condannato l’ex presidente Ior Caloia
Condanna a 8 anni e 11 mesi per l'ex presidente dello Ior, Angelo Caloia, e per l'altro imputato, l'avvocato Gabriele Liuzzo, per riciclaggio e appropriazione indebita aggravata per una vicenda riguardante gli immobili che appartenevano allo Ior, mentre a Lamberto Liuzzo sono stati comminati 5 anni e due mesi per riciclaggio. Dopo oltre due anni di processo e quasi sette dallo scoppio dello scandalo, il Tribunale vaticano – che nel frattempo è stato affidato alla guida di Giuseppe Pignatone – ha emesso la prima condanna in campo finanziario, e ha disposto anche la confisca delle somme già sequestrate sui conti correnti degli imputati e il risarcimento allo Ior e alla società Sgir (che possedeva gli immobili) di circa 23 milioni, in attesa di una decisione in sede civile. Lo Ior come parte civile aveva chiesto una provvisionale di circa 35 milioni . Per una parte dei 29 immobili di proprietà Ior venduti tra il 2001 e il 2008 (Caloia è stato presidente dal 1989 al 2009) il tribunale ha assolto l'ex presidente e Liuzzo dall'accusa di peculato o di appropriazione indebita aggravata per insufficienza di prove o perché il fatto non sussiste. I difensori di Caloia - Domenico Pulitanò e Rosa Palavera - hanno già presentato la dichiarazione di appello. (Ca.Mar.)