Anche Asati bussa per un posto al cda Tim
Anche i piccoli azionisti Telecom riuniti in Asati chiedono un posto a tavola. Ora che il cda della compagnia ha aperto le danze, proponendosi per presentare la lista di maggioranza in vista del rinnovo del board, l’associazione presieduta da Franco Lombardi chiede che ci sia spazio anche per un rappresentante degli azionisti-dipendenti. La scena sul versante della maggioranza comincia però a farsi affollata. Dato che anche Vivendi al momento è della partita, c’è già il problema di restringersi da i 15 consiglieri attuali - i dieci ex lista Elliott e i cinque della lista Vivendi - ai dieci che spettano alla maggioranza. Se poi si aggiungesse anche Cdp , il passaggio si farebbe ancora più stretto, considerato che comunque nella lista del board devono essere indicati presidente e ad e almeno la metà degli eletti deve possedere il requisito di indipendenza. Suona strano che la Cassa possa aderire a una lista di maggioranza di Tim essendo al contempo azionista di controllo di Open Fiber, che per ora è un concorrente, o che Cdp rinunci ancora a fare ingresso in cda visto che ha un investimento su quasi il 10% del capitale da tutelare. Sulle vicende Telecom però mai dire mai. (A.Ol.)