Sempre più applicazioni per il tessuto antivirus
Anche se la crisi che ha innescato è profonda, la pandemia ha costituito un acceleratore di innovazione per alcune industrie, fra le quali quella tessile: i brevetti di tessuti antibatterici e virucidi si stanno infatti moltiplicando o trovano nuove e più ampie applicazioni. È il caso di theBREATH, tessuto brevettato già nel 2014 dalla milanese Anemotech in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, capace di trattenere e disgregare le particelle nocive presenti nell’aria, sia di ambienti esterni sia interni, e di eliminare in due ore fino al 98,75% della carica di un virus.
La sua trama è costituita da tre strati, due esterni idrorepellenti e uno intermedio costituito da una cartuccia in fibra carbonica adsorbente che è in grado di attrarre, trattenere e disgregare le molecole inquinanti e i cattivi odori presenti nell’aria. Oltre a essere impiegato per pannelli pubblicitari capaci di assorbire emissioni e inquinanti lungo le strade, theBREATH è stato anche usato per le cappottine delle carrozzine Peg Perego e per una borsa da viaggio Carpisa.