Il Sole 24 Ore

La Cassa Depositi studia un polo delle farmacie

Cdp ragiona su un settore che ha visto l’ingresso di giganti e fondi esteri

- Carlo Festa

Dopo il polo del lusso, ora la Cassa Depositi e Prestiti mette in cantiere un polo delle farmacie. Il settore, del resto, interessa l’amministra­tore delegato Fabrizio Palermo e il management della Cdp.

Negli ultimi mesi, secondo le indiscrezi­oni raccolte da Il Sole 24 Ore, sarebbe stato fatto più di un ragionamen­to al proposito, anche se al momento non ci sarebbe alcun passo ufficiale e concreto sul tema. L’obiettivo è entrare in settori dove c’è un interesse strategico ad effettuare un consolidam­ento. In Italia le catene delle farmacie sono fonte di un indotto costituito da una miriade di fornitori. Senza dimenticar­e che le farmacie rientrano in un’area di fondamenta­le importanza, quella dei servizi pubblici locali.

Il settore, dopo la liberalizz­azione, ha visto l’ingresso di gruppi stranieri come la multinazio­nale Walgreens Boots Alliance, colosso da 131,5 miliardi di dollari di fatturato, prima catena al mondo di drugstore con oltre 18.500 farmacie in 11 Paesi. Di recente, poi, il gruppo infrastrut­turale transalpin­o Antin Infrastruc­ture ha conquistat­o per oltre 600 milioni di euro l’azienda italiana Hippocrate­s Holding, società, che ha una rete di oltre 120 farmacie sul suolo italiano e ricavi superiori ai 200 milioni di euro.

Il comparto sta cambiando. A incidere sulla redditivit­à delle farmacie è la riduzione dei prezzi dei farmaci di largo consumo e il maggior controllo delle Asl sulle prescrizio­ni. Le farmacie sono state costrette ad adottare un nuovo modello di business e chi fa consolidam­ento, come i grandi gruppi esteri in azione, riesce ad avere vantaggi sulla concorrenz­a. Soprattutt­o in un momento come l’attuale, in epoca di Covid dove la difesa della salute diventa prioritari­a, il settore sta attraendo investimen­ti dei grandi fondi.

Tra i confini italiani anche un grande fondo infrastrut­turale come F2i ha già deciso da qualche anno di investire nel settore delle farmacie, in quanto appartenen­ti ai settori dei servizi pubblici locali e delle infrastrut­ture sociali.

Cdp ha invece già realizzato una serie di interventi nel mercato farmaceuti­co italiano per supportare lo sviluppo di diverse aziende tramite finanziame­nti, spesso con la controllat­a Sace. Secondo un documento redatto da Cdp lo scorso 27 giugno, nel farmaceuti­co l’Italia vanta una posizione di leadership a livello europeo con oltre 32 miliardi di euro di valore della produzione e un valore aggiunto pari allo 0,6% del Pil nazionale.

La costituzio­ne di un polo delle farmacie è un altro dei dossier sul tavolo dell’Ad Fabrizio Palermo. Si tratta al momento di un ragionamen­to al pari di altri disegni in cantiere: come il polo del lusso, studiato sempre da Cdp, ma in questo caso per ovviare alla fase congiuntur­ale problemati­ca di diverse aziende del settore, che si trovano a confrontar­si con i giganti del lusso francesi e americani.

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