La Cassa Depositi studia un polo delle farmacie
Cdp ragiona su un settore che ha visto l’ingresso di giganti e fondi esteri
Dopo il polo del lusso, ora la Cassa Depositi e Prestiti mette in cantiere un polo delle farmacie. Il settore, del resto, interessa l’amministratore delegato Fabrizio Palermo e il management della Cdp.
Negli ultimi mesi, secondo le indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore, sarebbe stato fatto più di un ragionamento al proposito, anche se al momento non ci sarebbe alcun passo ufficiale e concreto sul tema. L’obiettivo è entrare in settori dove c’è un interesse strategico ad effettuare un consolidamento. In Italia le catene delle farmacie sono fonte di un indotto costituito da una miriade di fornitori. Senza dimenticare che le farmacie rientrano in un’area di fondamentale importanza, quella dei servizi pubblici locali.
Il settore, dopo la liberalizzazione, ha visto l’ingresso di gruppi stranieri come la multinazionale Walgreens Boots Alliance, colosso da 131,5 miliardi di dollari di fatturato, prima catena al mondo di drugstore con oltre 18.500 farmacie in 11 Paesi. Di recente, poi, il gruppo infrastrutturale transalpino Antin Infrastructure ha conquistato per oltre 600 milioni di euro l’azienda italiana Hippocrates Holding, società, che ha una rete di oltre 120 farmacie sul suolo italiano e ricavi superiori ai 200 milioni di euro.
Il comparto sta cambiando. A incidere sulla redditività delle farmacie è la riduzione dei prezzi dei farmaci di largo consumo e il maggior controllo delle Asl sulle prescrizioni. Le farmacie sono state costrette ad adottare un nuovo modello di business e chi fa consolidamento, come i grandi gruppi esteri in azione, riesce ad avere vantaggi sulla concorrenza. Soprattutto in un momento come l’attuale, in epoca di Covid dove la difesa della salute diventa prioritaria, il settore sta attraendo investimenti dei grandi fondi.
Tra i confini italiani anche un grande fondo infrastrutturale come F2i ha già deciso da qualche anno di investire nel settore delle farmacie, in quanto appartenenti ai settori dei servizi pubblici locali e delle infrastrutture sociali.
Cdp ha invece già realizzato una serie di interventi nel mercato farmaceutico italiano per supportare lo sviluppo di diverse aziende tramite finanziamenti, spesso con la controllata Sace. Secondo un documento redatto da Cdp lo scorso 27 giugno, nel farmaceutico l’Italia vanta una posizione di leadership a livello europeo con oltre 32 miliardi di euro di valore della produzione e un valore aggiunto pari allo 0,6% del Pil nazionale.
La costituzione di un polo delle farmacie è un altro dei dossier sul tavolo dell’Ad Fabrizio Palermo. Si tratta al momento di un ragionamento al pari di altri disegni in cantiere: come il polo del lusso, studiato sempre da Cdp, ma in questo caso per ovviare alla fase congiunturale problematica di diverse aziende del settore, che si trovano a confrontarsi con i giganti del lusso francesi e americani.