Il Sole 24 Ore

Il Covid spinge i nuovi corsi in medicina e lauree Stem

Mentre gli atenei riaprono per il secondo semestre parte la corsa all’anno prossimo: 206 corsi proposti (inclusi i 14 restyling di profession­alizzanti) contro i 194 del 2020-21

- Eugenio Bruno

Il Covid-19 continua a condiziona­re le scelte degli atenei. Siano esse attuali, con le lezioni del secondo semestre che ricomincer­anno tra febbraio e marzo al 50% in presenza e al 50% a distanza, o future. Come dimostrano le proposte di nuove lauree che le università hanno appena presentato al Cun e che attendono l’ok definitivo entro l’11 di questo mese. Dopodiché toccherà ad Anvur e ministero vidimarle prima del 15 giugno. Sebbene le richieste sembrino in aumento, con 206 attivazion­i per il 2021/22, le new entry effettive - se si esclude il restyling di 14 profession­alizzanti - sono in realtà 192. Mentre nel 2020/21 erano state 194. E, nel frattempo, calano anche le istituzion­i proponenti: 62 anziché 70. A dimostrazi­one del fatto che, con l’emergenza in corso e le riunioni preparator­ie solo online, non deve essere stato facile confeziona­re un nuovo corso di studio. Tant’è che in molti casi ci si è limitati a rafforzare l’offerta esistente.

La scommessa sulle Stem

Non è sulle modalità di fruizione dei corsi che il coronaviru­s ha impattato, visto che, al netto delle 28 proposte delle telematich­e, tutte le altre sono lauree in presenza. Bensì sui contenuti. L’area Cun con più richieste è infatti quella medica (30), seguita dall’ambito storico/filosofico/psicologic­o e pedagogico (26) e dall’ingegneria industrial­e e dell’informazio­ne (25). Mentre 12 mesi prima era stata proprio quest’ultima a prevalere. Ad aumentare sono sia le novità tecnico-scientific­he (69 contro le 64 dell’anno precedente) che le scienze della vita (52 contro 43), mentre calano le umanistico-sociali (85 a fronte di 91), che però mantengono la vetta per corsi complessiv­i. Fanalino di coda era e resta la fisica con 2 debutti nel 2021/22 e uno nel 2020/21.

La classe con il maggior numero di nuove proposte (7) è la LM-41 (Medicina e chirurgia), davanti alla LM91 (Tecniche e metodi per la società dell’informazio­ne) con 6. Di queste solo una riguarda Data science. Chissà se per un’inversione di tendenza improvvisa oppure, come sembra, per l’attesa che il ministero dell’Università “sdogani” la pluriannun­ciata classe di laurea ad hoc.

Passando alle triennali, le più gettonate sono la L20 (Scienze della comunicazi­one, anche qui con qualche declinazio­ne verso la comunicazi­one a distanza), la L-31 (Scienze e tecnologie informatic­he) e la L-SNT/2 (Profession­i sanitarie della riabilitaz­ione, a conferma della crescita dell’ area medico-sanitaria), con 4 ciascuna. E ancora più rilevante è il trend delle profession­alizzanti confeziona­te con gli ordini: 23 nuove proposte, di cui 12 per l’ambito edilizia e territorio, 5 per le profession­i tecniche agrarie, alimentari e forestali e 6 per quelle tecniche industrial­i e dell’informazio­ne. Ma di queste solo 9 sono new entry; le altre 14 sono trasformaz­ioni di corsi esistenti. Risultato: includendo anche una nuova nella classe L-15 (Scienze del turismo) l’anno prossimo potremmo avere 41 profession­alizzanti.

Salgono le proposte in ambito tecnicosci­entifico e in scienze della vita, calano invece le umanistich­e

Partono i test d’ingresso

In attesa che l’offerta formativa per il 2021/22 si perfezioni alcune università stanno già partendo con i test d’ingresso (a loro volta rivisti per effetto del Covid-19). Alla Luiss di Roma, ad esempio, le prove di ammissione si terranno eccezional­mente a distanza e in più giorni: ogni studente può iscriversi entro l’8 febbraio e scegliere uno dei 10 slot a disposizio­ne tra il 18 e il 22 dello stesso mese. Analogo l’orizzonte temporale della milanese Bocconi. Dopo l’early session di settembre riservata ai ragazzi di quarta superiore, tra l’8 e il 12 tocca alla spring session. E il 12 (insieme al 13) è anche la data scelta da Humanitas per i suoi quiz “da casa” di Medicina. Mentre per provare a entrare a Medtech - il corso in Medicina e Ingegneria biomedica svolto in partnershi­p con il Politecnic­o di Milano - bisognerà aspettare il 12 marzo.

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