Sito web senza benefici per beni strumentali materiali
Una ditta individuale, che svolge attività di commercio al dettaglio di abbigliamento, nel corso del 2020 ha aperto un nuovo codice Ateco (in aggiunta al principale), specifico per la vendita online di prodotti di abbigliamento. A questo scopo, investe nella realizzazione di un sito internet e nell’acquisto di personal computer e stampanti.
Per questi investimenti la ditta può fruire dell’agevolazione «Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno» (ex articolo 1, commi 98–108, della legge 208/2015, di Stabilità 2016) e dell’agevolazione «Credito d’imposta investimenti beni strumentali» (ex articolo 1, commi 184–197, della legge 160/2019, di Bilancio 2020)?
L.D. - NAPOLI
Per quanto riguarda il credito d’imposta Mezzogiorno, la risposta è positiva solo con riferimento all’investimento in personal computer e stampanti. Infatti, il credito d’imposta in esame agevola gli investimenti in beni strumentali nuovi rappresentati da macchinari, impianti e attrezzature varie, facenti parte di un progetto di investimento iniziale (non di mera sostituzione) e destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Sono pertanto agevolabili i beni classificabili secondo corretti principi contabili (in particolare il principio Oic–Organismo italiano contabilità 16) nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’articolo 2424 del Codice civile. In tali categorie sono annoverabili i personal computer (pc) e le stampanti, ma non anche i costi per la realizzazione del sito internet per l’e–commerce.
Questi ultimi costi, secondo il principio contabile Oic 24, sono iscrivibili nella voce B.I.3 tra i «diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno». Passando al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (nella misura del 6 per cento), questo agevola l’investimento nei beni materiali strumentali nuovi destinati a