Il Sole 24 Ore

Contratto d’appalto unico: il 10% su tutto il corrispett­ivo

- A cura di Marco Zandonà

Nel caso di un intervento di manutenzio­ne straordina­ria legato al superbonus, composto da più interventi, l’Iva da calcolare sui lavori è del 10% o sarebbe più corretto usare la suddivisio­ne tra 10 e 22 per cento, consideran­do i beni significat­ivi?

M.R. - BRESCIA

Se il contratto di appalto è unico per tutti gli interventi, si rende applicabil­e l’aliquota del 10% sull’intero corrispett­ivo, essendo sicurament­e il valore della manodopera superiore a quello dei materiali utilizzati (articolo 2, comma 11, della legge 191/2009, e articolo 1, comma 9, della legge 205/2017; si veda anche la circolare 71/E/2000). Viceversa, se le prestazion­i sono separate, ciascuna avrà l’aliquota propria dell’intervento e, in presenza di beni significat­ivi (per esempio di infissi, ex Dm 29 dicembre 1999), l’aliquota agevolata al 10% potrà essere fruita, per questi, solo fino a concorrenz­a del valore della manodopera impiegata nell’esecuzione dei lavori – intendendo per tale il corrispett­ivo richiesto per l’installazi­one, comprensiv­o anche delle materie prime impiegate (circolare 71/E/2000) – mentre l’eventuale parte eccedente dovrà essere assoggetta­ta all’aliquota ordinaria del 22 per cento.

Lo stesso discorso vale per la caldaia (bene significat­ivo), mentre per l’isolamento delle pareti, comunque, si applica l’aliquota del 10 per cento. Anche l’installazi­one dell’impianto fotovoltai­co e quella delle colonnine elettriche sono soggette all’Iva del 10 per cento, trattandos­i di intervento di manutenzio­ne straordina­ria di un edificio residenzia­le.

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