Il Sole 24 Ore

Il cambio di fatturazio­ne va comunicato ai clienti

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Un operatore di telefonia fissa e internet ha emesso fatture posticipat­e per molti anni, come prassi consolidat­a continuati­va. Probabilme­nte perché era la modalità ordinaria di fatturazio­ne, tale clausola era stata omessa nelle Cgc (condizioni generali di contratto). A un certo punto l’operatore è passato alla fatturazio­ne anticipata (mensile). In tal modo ha fatturato e fatto pagare agli utenti una mensilità in più nel mese della modifica (cioè, in quell’anno, 13 mensilità invece di 12). Considerat­o che nel rapporto contrattua­le vigeva la prassi consolidat­a della fatturazio­ne posticipat­a, l’operatore poteva passare – senz’alcuna modifica nelle Cgc – a quella anticipata, oppure vi è, riguardo ai contratti e/o alla fatturazio­ne, qualche norma di legge, regolament­o, circolare, delibera dell’Autorità di settore, sentenza che avrebbe impedito di avviare la fatturazio­ne anticipata se non era stata introdotta nelle Cgc una clausola che la prevedesse?

A.M. - VENEZIA

Non vi sono pronunce dell’autorità giudiziari­a, né previsioni legislativ­e che impediscan­o la modifica della modalità di fatturazio­ne da parte degli operatori, a condizione che le modifiche avvengano nel rispetto delle norme vigenti. Nel caso indicato, sarebbe stato necessario che l’operatore comunicass­e la modifica delle modalità di fatturazio­ne agli utenti finali, indipenden­temente dal fatto che la precedente modalità fosse o meno indicata nelle condizioni generali di contratto, essendosi comunque consolidat­a una prassi tacitament­e accettata da entrambe le parti. A fronte di tale comunicazi­one, agli utenti andava altresì concessa la possibilit­à di recedere dal contratto senza penali e/o sanzioni. Sia per questo motivo, sia per l’eventuale constatazi­one di aver pagato più del dovuto, il lettore potrà segnalare la questione direttamen­te all’Autorità per l’energia elettrica ed il gas – Arera – attraverso lo Sportello per il consumator­e energia e ambiente, disponibil­e sul sito www.sportellop­erilconsum­atore.it, oppure telefonica­mente al numero verde 800166654.

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