Il Sole 24 Ore

Auto, il bonus limita il tracollo: vendite -14%

Immatricol­azioni di gennaio ancora in calo: Stellantis giù del 21,7%, bene il lusso Unrae: oltre un milione e mezzo di immatricol­azioni nel 2021, rimbalzo del 12%

- Filomena Greco

Parte in salita il 2021 per il mercato auto in Italia. Nel mese di gennaio le immatricol­azioni sono calate del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, periodo precedente alla diffusione della pandemia. I limiti agli spostament­i oltre ai due giorni lavorativi in meno hanno condiziona­to l’andamento delle vendite che seppure in ritardo hanno potuto godere degli ecobonus varati dal Governo con l’ultima manovra finanziari­a.

Sull’efficacia delle misure varate dal Governo però gli operatori non hanno dubbi. «Il calo sarebbe stato certamente ancora più pesante in assenza del pacchetto di incentivi previsto dall’emendament­o bipartisan alla Legge di Bilancio, fortemente sostenuto dai membri della maggioranz­a» sottolinea l’Unrae a cui fanno capo le aziende automobili­stiche straniere. L’andamento del mercato è fortemente negativo, nel mese, in tutta Europa, aggiunge Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, «con cali che, secondo le prime indicazion­i, sono molto pesanti. L’Italia ha registrato un risultato che va valutato tenendo conto che, al di là del segno meno, il confronto si fa con un livello ante-crisi».

A inizio anno le stime degli operatori sono moderatame­nte positive: il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, parla di oltre un milione e mezzo di immatricol­azioni attese, il +12% rispetto al 2020, anno da dimenticar­e per il settore. Si tratta di un risultato atteso che se confrontat­o con il 2019, ultimo anno prima della crisi pandemica, potrebbe scontare ancora un gap pari al 19% delle vendite. Il mondo dell’auto guarda anche alle opportunit­à del Recovery. «Speriamo che il Paese possa al più presto ritrovare la stabilità necessaria a valorizzar­e la programmaz­ione di spesa delle risorse del PNRR, per il quale – sottolinea Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia – stiamo continuand­o a lavorare con gli interlocut­ori istituzion­ali ponendo l’accento su rivoluzion­e verde, transizion­e ecologica e mobilità sostenibil­e, macro-temi da declinare soprattutt­o facendo leva sul rafforzame­nto competitiv­o della filiera industrial­e automotive, sostenendo investimen­ti e riconversi­oni produttive nelle nuove tecnologie a basse emissioni».

Le case automobili­stiche

In questo contesto comunque non semplice, i marchi che fanno capo al Gruppo Stellantis fanno peggio del mercato e calano a gennaio del 21,7%, una performanc­e negativa in parte a carico dei brand ex Fca (-23,2%) in parte ai marchi ex Psa (-19,6%). Tutti insieme i brand auto del Gruppo consolidan­o una quota di mercato del 39,2% contro il 43,1 di un anno fa, dunque leader indiscussi sulla piazza italiana. Tra le altre case automobili­stiche, fanno bene i brand lusso, con Mercedes che cresce del 12,1%, Audi (Gruppo Volkswagen) del 3,4% e Bmw dell’1,8%. Volkswagen nel suo insieme segna una contrazion­e del 16,4% nelle vendite, Renault perde quasi il 10%. Ford contiene le perdite (-2%) mentre vanno bene le case asiatiche: Toyota, che sfiora il 5% della quota di mercato, cresce del 18%, Suzuki del 21%, tra le poche eccezioni su un mercato nel complesso in contrazion­e.

L’avvio degli incentivi comunque sta garantendo un importante sostegno al comparto, con un successo per le richieste di rottamazio­ne per l’acquisto di auto nella fascia da 61 a 135 g/km di emissioni, come sottolinea Unrae. Un risultato importante dal punto di vista della sostenibil­ità ambientale e del rinnovamen­to del parco mezzi, anche se la disponibil­ità di fondi rischia di esaurirsi già nel primo trimestre. Secondo le stime fatte da Promotor, infatti, dei 250 milioni di euro stanziati per questa categoria di autovettur­e – in cui rientrano le Euro6 a trazione tradiziona­le – 73 milioni sono già stati prenotati dal 18 gennaio alla fine del mese scorso.

Le «ricaricabi­li»

Le auto ad alimentazi­one alternativ­a hanno conquistat­o nel 2020 una quota di mercato pari al 29% a discapito di diesel (-40,8% nell’anno) e benzina (-38,7%) secondo l’elaborazio­ne curata dall’Anfia. In questo contesto se le vetture a metano e a Gpl hanno segnato una frenata, ibride e ricaricabi­li (full electric e plug-in) sono cresciute in maniera importante, doppiando o addirittur­a triplicand­o le vendite del 2019, come accaduto per le elettriche pure. Anche quest’ultima categoria, seppure in accelerazi­one nelle vendite, ha raggiunto in Italia il 4,4 di quota di mercato, il 4,6 nel mese di gennaio, indietro rispetto ad altri paesi come ad esempio la Germania. Le ibride nel complesso raggiungon­o il 18% del mercato, quota triplicata in un anno grazie alla spinta dell’Ecobonus.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy