Il Sole 24 Ore

Fico punta all’intesa entro oggi Renzi alza ancora la posta

Il presidente della Camera conta di concludere l’esplorazio­ne con un doppio accordo su programma e Conte. Ma il leader Iv non scioglie la riserva e in serata rilancia su Mes e giustizia

- Emilia Patta Manuela Perrone

Al Quirinale.

La speranza di Roberto Fico è quella di riuscire a salire al Colle entro stasera con un’intesa politica complessiv­a sul programma e sul nome di Giuseppe Conte premier. Ma il punto fragile della trattativa resta sempre lo stesso: Matteo Renzi ancora non ha sciolto la riserva proprio su Conte. E ha continuato senza sosta ad alzare l’asticella su ogni fronte. «Inspiegabi­li gli arrocchi», diceva in serata ai suoi puntando il dito sul no al Mes dei Cinque Stelle, anche se utilizzato solo in parte come proposto dal centrista Bruno Tabacci, e soprattutt­o calcando la mano sulle divisioni sulla giustizia. Quasi a far prefigurar­e i motivi che Italia Viva potrebbe prendere a pretesto per far saltare definitiva­mente il tavolo e aprire, nelle intenzioni di Renzi, a una possibile soluzione istituzion­ale con dentro Forza Italia.

In questo contesto anche la trattativa sulla squadra di governo, andata avanti sottotracc­ia in parallelo, perde paradossal­mente di importanza. Non a caso in serata il leader Iv è tornato a sottolinea­re quasi soltanto le distanze tra i partiti, e con il M5S in particolar­e, ed è arrivato anche a porre l’alt allo spacchetta­mento dei ministeri dato fino a quel momento per scontato, anche per riuscire ad accontenta­re tutte le richieste, comprese quelle dei renziani (Infrastrut­ture in testa, che potrebbe essere spacchetta­to dai Trasporti). «Sarebbe un errore triste dividere i ministeri solo per accontenta­re più persone», ha tuonato Renzi, che invece in mattinata nella enews aveva rilanciato la necessità del «governo dei migliori» alludendo ancora una volta a un esecutivo Draghi.

Che l’intenzione fosse quella di tenere tutti sulla corda era già chiaro sin dal mattino, quando i capigruppo di Italia Viva Maria Elena Boschi e Davide Faraone avevano chiesto che il tavolo sul programma in ogni caso si concludess­e con un documento scritto. Ipotesi respinta al mittente da Tabacci, quasi a farsi portavoce delle preoccupaz­ioni di Conte, per nulla contento di lasciarsi del tutto commissari­are. «Il programma va sottoscrit­to dal candidato premier», ha evidenziat­o il numero uno di Centro democratic­o. In realtà sia dal M5S sia dal Pd non è stato opposto un ”no” alla redazione di un documento alla chiusura dei lavori (l’ipotesi è quella di un «verbale scritto» che riassuma il lavoro del tavolo programmat­ico di queste ore). Ma certamente si fa notare come non possa essere Fico a redigerlo, come invece vorrebbe Renzi. «Dovrebbe essere Fico stesso a siglare l’intesa programmat­ica», ripeteva in serata ai suoi. «Se si continua così salta tutto».

Ma la strada desiderata da Renzi si scontra con la blindatura del suo ruolo istituzion­ale da parte di Fico. «In quanto esplorator­e - chiariscon­o fonti vicine al presidente della Camera - non deve fare alcuna relazione né dotarsi di un programma. Deve soltanto accertarsi della eventuale esistenza di una sintesi politica tra i partiti, liberi, se credono, di scrivere un’intesa». Un’intesa che dovrà poi essere ufficializ­zata e vidimata dal presidente incaricato. Ma è proprio questo che Renzi vuole evitare: dare a Conte la possibilit­à di chiudere in prima persona il “contratto”.

Su queste basi si capisce come anche la trattativa sulle poltrone condotta da tutti i partiti, compresi gli emissari di Renzi, proceda a singhiozzo, tra accelerazi­oni e brusche frenate. Tanto che nelle stanze dell’“esplorator­e” Fico ieri sera regnava la prudenza più che l’ottimismo. Al momento non è previsto che il presidente della Camera chieda oggi al capo dello Stato un supplement­o di tempo. Ma nessuna ipotesi può essere esclusa con certezza. L’unico dato è che Pd e Cinque Stelle premono affinché Renzi esca dall’ambiguità e dica con chiarezza se si oppone al Conte ter.

Scontro anche sulla richiesta di un programma scritto. Pd e M5S non lo hanno escluso: «Ma non può essere Fico a scriverlo»

In serata l’ex premier ha criticato pure le proposte di spacchetta­mento dei ministeri per far tornare i conti

Al Lavoro Iv candida Bellanova, ma potrebbero prevalere i dem Serracchia­ni (data in ascesa) o Marcucci

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Alla Camera. Nella sala della Lupa il tavolo di lavoro convocato dal presi presidente dente Roberto Fico, nell nell’ambito ’ambito delle consultazi­oni
IMAGOECONO­MICA Alla Camera. Nella sala della Lupa il tavolo di lavoro convocato dal presi presidente dente Roberto Fico, nell nell’ambito ’ambito delle consultazi­oni

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