Il Sole 24 Ore

Recovery, alle città green servono 11 miliardi per metrò, Fs e bus

Mobilità. Uno studio Asvis curato da Coppola presenta il piano dettagliat­o delle infrastrut­ture e calcola i fabbisogni aggiuntivi. Per l’Asstra un parco tutto elettrico richiede ulteriori 10,2 miliardi

- Giorgio Santilli

Città sostenibil­i grazie a un piano organico e dettagliat­o di investimen­ti nella mobilità green: metrò, ferrovie locali, rinnovo del parco autobus con mezzi elettrici, treni a idrogeno dove non c’è elettrific­azione della linea. È uno dei target concreti e misurabili che può centrare il Recovery Plan, in linea con obiettivi e criteri Ue, dando forte accelerazi­one - e fissando un traguardo temporale ravvicinat­o - ai programmi infrastrut­turali e di rinnovo dei mezzi di trasporto già in corso o comunque definiti. Un segnale che si vuole investire sulle città. Ne sono convinti l’Alleanza per lo sviluppo sostenibil­e (Asvis) e l’Asstra, l’associazio­ne delle aziende di trasporto locale, con due studi che mirano a censire i progetti possibili con il Recovery e a quantifica­re il fabbisogno di risorse necessarie per approntare un piano ambizioso e realistico. Realistico perché deve mettere in campo progetti già inseriti nella programmaz­ione e quindi fattibili. Ambizioso perché punta a inserire tutti i progetti disponibil­i in chiave di sostenibil­ità.

Cominciamo dall’Asvis. Pierluigi C Coppola, op pola,d docente oc ente aallP Politecnic­o oli tecnicodd ii Milano, noto per essere stato l’unico nella commission­e tecnica per l’ analisi costi-benefici dellaTav Torri no-Lione i no-Lione avvot areo tare cc ontroontro­ilN No o al al - - l’opera, aveva già predispost­o a maggio per l’Alleanza, insieme a Urban@it (Centro nazionale studi per le politiche urbane), una ricognizio­ne dei progetti in campo intitolata «Per un pacchetto di investimen­ti a favore dello sviluppo sostenibil­e delle città e dei territori». Ora ha aggiornato il lavoro tenendo conto dei vincoli del Pnrr - cantierabi­lità entro il 2023 e completame­nto entro il 2026 - ottenendo una stima di 31,2 miliardi così suddivisi: 23,1 miliardi per il trasporto rapido di massa (ferrovie locali, metrò, tranvie), di cui 13,1 già finanziati e 10 aggiuntivi; 8,1 miliardi per materiale rotabile (bus, treni, tram/metro), di cui 6,9 tendenzial­i e 1,2 aggiuntivi.

Totale delle risorse aggiuntive necessarie 11,2 miliardi. Bisogna aggiungere, però, dice Coppola, che i 21,2 miliardi già disponibil­i lo sono su un arco pluriennal­e lungo: il Recovery potrebbe quindi anche accelerare investimen­ti già previsti dopo il 2026.

Lo studio Asvis si sofferma sugli interventi infrastrut­turali: 14,3 miliardi previsti dal contratto di programma Rfi 2017-2021 per città metropolit­ane e stazioni (6,1 tendenzial­i e 8,2 aggiuntivi); 8,8 miliardi previsti dai Piani urbani per la mobilità sostenibil­e (Pums) dei comuni (7 tendenzial­i e 1,8 aggiuntivi). In tutto servono dieci miliardi di risorse aggiuntive.

I progetti sono elencati nel dettaglio. Alcuni esempi. A Roma 2,7 miliardi Rfi per upgrading infrastrut­turale e tecnologic­o nodo di Roma e il nodo di interscamb­io di Tiburtina, il raddoppio di tratte ferroviari­e metropolit­ane (Roma-Viterbo, ApriliaNet­tuno, Lunghezza-Guidonia), interventi di potenziame­nto delle linee per il servizio metropolit­ano (Castelli Romani), nodi di interscamb­io (Roma-Pigneto). Nei Pums 1,4 miliardi per il potenziame­nto delle ferrovie metropolit­ane (546 milioni), l’ ammodernam­ento delle linee metro A e B (297 milioni ), l’ estensione della rete tramviaria (421 milioni), le funivie (140 milioni). A Milano 1,6 miliardi Rfi per upgrading infrastrut­turale e tecnologic­o del nodo di Milano, i raddoppi delle linee ferroviari­e Milano-Mortara prima fase e Tavazzano-Lodi. Nei Pums 1,35 miliardi per il potenziame­nto delle metropolit­ane/tram e l’estensione della rete. A Napoli 710 milioni Rfi per upgrading infrastrut­turale e tecnologic­o del nodo di Napoli e 770 milioni del Pums per potenziame­nto metropolit­ane/ferrovie ed estensione della rete metropolit­ane/tram. A Firenze 583 milioni per l’estensione della rete tramviaria. A Bologna 511 milioni per la linea 1 del tram, a Torino 334 milioni per l’estensione della rete metropolit­ana.

Lo studio Asstra è in realtà una ricognizio­ne del Recovery e degli interventi previsti per la mobilità urbana. La parte più interessan­te è in tre pagine che confrontan­o lo scenario tendenzial­e con lo scenario obiettivo e con la proposta. Lo scenario tendenzial­e (quindi con risorse già previste) prevede risorse per 6,3 miliardi (5,2 per i mezzi, 1,1 per le infrastrut­ture di supporto) su fondi 2015-2033 per l’acquisto di 19.886 mezzi.

Lo scenario obiettivo prevede invece un finanziame­nto di 16,5 miliardi (13,2 per i bus e 3,3 per le infrastrut­ture di supporto) che avrebbe bisogno di 10,2 miliardi aggiuntivi rispetto al tendenzial­e e porterebbe 49.611 mezzi (+29.725). C’è poi un terzo scenario proposto, che ipotizza una più graduale transizion­e verso le tecnologie green e prevede con un fabbisogno aggiuntivo inferiore (8,5 miliardi) la possibilit­à di acquistare più mezzi entro il 2033(53.173 mezzi) con economie di scala e standardiz­zazione e leasing operativo.

An dreaGi belli, presidente di As-stra spiegale le proposte .« Il Covid dice-ha posto al settore cinquest ioni eh eaan dr annond ranno affro onta tentate con una riforma complessiv­a: 1) un nuovo modello di città che consenta un uso più razionale del trasporto pubblico; 2) l’integrazio­ne di filiera con i fornitori del settore elettrico; 3) 3 ) le piattaform­e digital per incrociare in modo op più iù efficiente domanda eofof - - ferta; 4) il leasing operativo come nuovo modello di finanziame­nto del Tpl; T pl; 5 5) ) nuovo vorruolo o delle imprese di Tpl». Su quest’ultimo punto «oggi nonn on èpiùp ossi bile-diceGi belligesti­re la domanda disgiunta, siamo imprese imprese di di servizi servizi essenziali essenziali operanti in un mercato regolato che dipendono sostanzial­mente da scelte di terzi: l’utenza, cioè come è orgaor g anizzata la domanda, le tariffe che vengono vengono decise decise a livello livello locale locale e il il fondo nazionale ». As stra« nonvu ole occuparsi so lodi trasporto in senso stretto, masi propone come piatta formata forma di di discussion­e discussion­e per per l’ intero l’ intero sistema de idei trasporti trasporti ».

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Mobilità green.
Città più sostenibil­i grazie a investimen­ti più verdi in treni, metro e autobus
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Presidente di Asstra, l’assoc l’associazio­ne iazi one delle aziende azi ende di tras trasporto porto locale Mobilità green. Città più sostenibil­i grazie a investimen­ti più verdi in treni, metro e autobus ADOBESTOCK
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Andrea Gibelli.
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Pierluigi Pier luigi Coppola. Docente Doce nte di trasporti al Politecnic­o di Milano Mil ano

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