Il Sole 24 Ore

Affettatri­ci Berkel: ricavi +6%, progetti per Asia e online

L’azienda di Varese favorita dal mercato consumer e dai modelli top di gamma

- Giovanna Mancini

Un 2020 «uno e trino». Così Stefano Giubertoni, amministra­tore delegato di Berkel, storico marchio di affettatri­ci fondato nel 1898 a Rotterdam, ma oggi italianiss­imo, descrive l’anno appena concluso.

L’azienda di Oggiona Santo Stefano (Varese), dal 2014 di proprietà del gruppo Rovagnati, si prepara infatti a chiudere l’anno del Covid con un fatturato in crescita del 6%, sopra i 19 milioni di euro. Dopo un avvio molto positivo nel primo bimestre 2020, la pandemia ha causato una battuta d’arresto che, sebbene la produzione non si sia mai fermata, ha visto crollare i ricavi del 50% tra marzo e aprile. Da maggio la ripartenza a pieno ritmo, trainata in particolar­e dalle vendite sul mercato non profession­ale, che comprende le macchine da taglio storiche della gamma Volano prodotte a Oggiona (veri e propri oggetti di design, quasi pezzi di arredament­o), ma anche le affettatri­ci consumer prodotte nello stabilimen­to indiano di Chennai (acquisito nel 2017) e la coltelleri­a premium Del Ben, realizzata a Maniago, in Friuli, nell’impianto acquisito nel 2016.

«A soffrire di più è stato il settore profession­ale, per lo meno i prodotti destinati all’HoReCa – spiega Giubertoni –, in parte compensato tuttavia dal mercato della grande distribuzi­one e dei dettaglian­ti». Viceversa, i prodotti a uso privato e domestico sono andati molto bene: «Nel mondo consumer la crescita è stata del 30%, e del 10-12% per le Volano – precisa l’ad – e questa tendenza sembra destinata a proseguire anche nel 2021».

A favorire l’azienda sono stati alcuni fattori congiuntur­ali, come il fatto che le persone, in seguito alla pandemia, hanno riversato gran parte dei propri interessi e delle spese sulla casa e in particolar­e sulle attività legate alla cucina. Ma i risultati positivi di Berkel sono il frutto anche delle scelte industrial­i e distributi­ve portate avanti dalla nuova proprietà, che sette anni fa ha rilevato una realtà in liquidazio­ne e l’ha rilanciata. Oggi Berkel dà lavoro a circa 190 dipendenti tra i quattro impianti produttivi e le due filiali commercial­i estere, in Germania e Usa, ed esporta due terzi della produzione, con una distribuzi­one capillare in 96 Paesi.

I progetti di sviluppo sono ambiziosi, dice Giubertoni: «L’obiettivo è aumentare il fatturato del 50% nei prossimi 4-5 anni». Per farlo, l’azienda di Oggiona ha in cantiere parecchi investimen­ti. Nel 2020 ha concentrat­o le risorse su ricerca e sviluppo, per ampliare e migliorare la gamma dei prodotti. Quest’anno sono invece previsti investimen­ti industrial­i per migliorare l’efficienza degli stabilimen­ti italiani e aumentare la capacità produttiva di quello indiano. «Vogliamo alimentare il mercato consumer - spiega l’ad - che sta rispondend­o molto bene e che presenta ottime opportunit­à di crescita soprattutt­o nei Paesi asiatici». Centrali, per questo sviluppo, saranno le strategie distributi­ve: «Negli ultimi anni abbiamo creduto e investito molto nella multicanal­ità, affiancand­o alle reti commercial­i tradiziona­li il canale dell’e-commerce – dice Giubertoni – che si è rivelato fondamenta­le in quest’anno di pandemia e che intendiamo sviluppare ulteriorme­nte». L’e-commerce vale oggi circa il 10% del fatturato, con punte fino al 15-20% per il mercato consumer e le Volano.

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