Inter, l’americana Fortress in campo Suning cerca altri investitori esteri
Il gruppo cinese studia finanziamenti ibridi: anche Mubadala in lizza Ferme (per il momento) le trattative con Bc Partners, che presenterà una offerta
Suning cerca altre soluzioni, oltre all’opzione Bc Partners, per iniettare capitali nell’Inter. E, all’orizzonte, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, si potrebbe concretizzare un’opzione alternativa: quello dell’ingresso in campo del gigante americano degli investimenti Fortress. Magari affiancato ad un altro gruppo finanziario: secondo le indiscrezioni potrebbe essere il fondo sovrano Mubadala.
Negli ultimi tre giorni, dopo una serie di incontri video con altri potenziali investitori finanziari, la situazione è improvvisamente mutata: il dialogo con Bc Partners, fanno filtrare ambienti vicini a Suning, si sarebbe interrotto ormai da quasi 10 giorni e non ci sarebbero mai stati i presupposti per la prosecuzione della trattativa sulla ricerca di un investitore per l’Inter. Ma nel frattempo Bc Partners, dopo aver terminato la due diligence venerdì scorso, ha deciso di proseguire comunque sulla strada dell’offerta vincolante che sarà presentata entro la fine della settimana. A pesare sulla durata della «due diligence» del fondo americano, secondo alcune fonti, sarebbe stata la situazione finanziaria dell’Inter più complessa di quanto inizialmente era prevedibile.
Se dunque questa strada sembra essersi complicata, restano in campo altre ipotesi. La ricerca starebbe proseguendo attraverso conversazioni con altri importanti fondi internazionali, tra i quali ci sarebbe anche il fondo di private equity Eqt.
E, sempre secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i cinesi di Suning potrebbero anche cercare una forma di finanziamento ibrida: in parte quindi strumenti finanziari di debito e in parte equity. Ovviamente tutto sembra all’inizio ed è difficile capire come si evolverà. Negli ultimi giorni ci sarebbero stati contatti con diversi investitori, soprattutto americani, e sarebbero state discusse forme di finanziamento di vario tipo. Fortress è specializzato in forme di finanza alternativa, è molto interessato al business del calcio, ha già guardato con interesse al campionato francese e ha partecipato lo scorso anno al processo competitivo (poi vinto dalla cordata Cvc, Advent e Fsi) per una quota della «media company» della Lega Serie A.
Resta da capire come si evolverà la situazione nei prossimi giorni. Tutto nasce dalle necessità finanziarie dell’Inter, che entro fine anno potrebbero assestarsi a 150 milioni di euro. Ci sono da pagare i restanti stipendi di novembre e dicembre ai tesserati. Inoltre a fine marzo ci sono da pagare gli interessi sui bond, titoli in circolazione per 375 milioni con scadenza 2022. L’indebitamento complessivo è superiore ai 400 milioni. Insomma, una situazione finanziaria che deve andare a confrontarsi con un conto economico in difficoltà a causa del Covid e senza le entrate da stadio. Questa situazione sarebbe risolvibile se Suning, come ha fatto per anni, iniettasse risorse nel club: circa 500 milioni dal suo ingresso. Ma Pechino ha bloccato gli investimenti nel calcio e lo stesso gigante cinese del retail ha dovuto fare i conti con indicatori economici peggiori del previsto a causa della pandemia. Per questo motivo sono iniziati i sondaggi con gli investitori con un esito che, al momento, sembra non prevedibile e complesso.