Il Sole 24 Ore

Ifrs 15, nel riporto dei ricavi la sostanza prevale sulla forma

I commercial­isti analizzano il principio internazio­nale Possibile impatto anche sulle società che seguono le norme nazionali

- Franco Roscini Vitali

Prevalenza della sostanza sulla forma nella contabiliz­zazione dei ricavi prevista dal Principio contabile internazio­nale Ifrs 15, con enfasi sul trasferime­nto del «controllo».

Il Consiglio nazionale e la Fondazione nazionale dei commercial­isti hanno pubblicato il documento di ricerca Ifrs 15 «Ricavi provenient­i da contratti con i clienti: gli effetti sul bilancio di esercizio» che ha finalità divulgativ­e, completo di esempi tratti dal documento internazio­nale.

In una prospettiv­a più generale, il principio contabile potrebbe avere indirettam­ente un impatto non solo per le società Ifrs compliant, ma anche per quelle che seguono le norme nazionali, perché l’Oic (Organismo italiano contabilit­à) ha predispost­o il progetto per l’emanazione del principio relativo alla contabiliz­zazione dei ricavi che, limitatame­nte ad taluni aspetti, prende in consideraz­ione l’approccio adottato dallo Iasb.

Le cinque fasi di rilevazion­e

Le fasi di rilevazion­e dei ricavi, individuat­e dall’Ifrs 15, sono cinque: 1) identifica­zione del contratto; 2) identifica­zione delle obbligazio­ni; 3) determinaz­ione del prezzo della transazion­e;

4 4) ) allocazion­e del prezzo alle o obbligazio­ni; b b ligazioni;

5) iscrizione del ricavo.

L’identifica­zione del contratto comporta la lettura sostanzial­e dello stesso che ricopre un ruolo fondamenta­le per la contabiliz­zazione dei ricavi.

L’adempiment­o delle obbligazio­ni di fare, che distingue tra quelle adempiute in uno specifico momento da quelle che sono adempiute nel corso del tempo, chiarisce il “titolo” che permette l’iscrizione in bilancio dei ricavi, rappresent­ato dal trasferime­nto del «controllo».

Il controllo è la capacità, da parte dell’acquirente, di decidere dell’uso dell’attività e di trarne sostanzial­mente tutti i benefici e include la capacità di impedire ad altre imprese di decidere dell’uso dell’attività e di trarne benefici i quali sono i flussi finanziari potenziali che possono essere ottenuti, direttamen­te o indirettam­ente, in vari modi, in particolar­e (ma non solo) attraverso l’uso e la vendita della stessa.

La determinaz­ione del prezzo dell’operazione, poi, prende in consideraz­ione anche le passività per rimborsi futuri e impone la registrazi­one del ricavo al netto del valore del potenziale rimborso: è il caso, per esempio, del diritto di reso che deve essere stimato.

L’allocazion­e del prezzo comporta l’assegnazio­ne di una quota dello stesso alle singole obbligazio­ni previste nell’accordo che genera la contabiliz­zazione del ricavo.

Il riconoscim­ento dei ricavi, come detto, comporta il trasferime­nto del “controllo” dell’attività in un determinat­o istante oppure nel corso del tempo.

L’Ifrs 15 analizza anche il trattament­o contabile dei costi per l’adempiment­o del contratto che sono quelli direttamen­te correlati con lo stesso e quelli direttamen­te riferibili allo stesso come, per esempio, mano d’opera e materie prime.

Infine, importanza rilevante riveste l’informativ­a di bilancio che impone di illustrare le policy contabili di applicazio­ne del principio Ifrs 15, da riportare in apertura delle note del bilancio.

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