Francia, Germania e Gran Bretagna in caduta libera e in attesa di aiuti
Francia. Pitou (Unimev): gli aiuti devono continuare dopo la crisi
Il Governo Merkel ha ottenuto dalla Ue la deroga al limite agli aiuti di Stato
«Il settore degli eventi è uno dei pilastri della nostra economia, ma gran parte delle manifestazioni in presenza sono state annullate dopo i primi due mesi del 2020». A parlare è Frédéric Pitou, delegato generale di Unimev, l’Union Française des Métiers de l’Evénement, che riunisce gli attori in gioco in Francia (fiere, saloni, congressi e i loro fornitori). Gli effetti collaterali del Covid hanno colpito duro anche su questa filiera. Complessivamente, spiega Pitou, «abbiamo registrato perdite per oltre l’80% dei ricavi». È andata meglio a chi ha potuto mettere in campo soluzioni digitali, «ma gli organizzatori, i gestori dei siti e gli espositori sono stati gravemente colpiti».
Per comprendere la portata dell’impatto basti pensare che in anni “normali” si tengono Oltralpe 1.200 fiere e saloni con 23 milioni di visitatori e 230mila imprese in vetrina. La moda prima di tutto, seguita dal design e dall’agroalimentare. Le manifestazioni riservate alle imprese (B2B) sono 370 (99mila espositori e 4,5 milioni di visitatori). E si contano 750 saloni rivolti al grande pubblico con oltre 100mila aziende e 12,5 milioni di ingressi, mentre le esposizioni sono un’ottantina. Una macchina in corsa che realizzava un giro d’ affari co mp plessi volessivodd ii 34,534,5 miliardi miliardi di di euro alall’ anno e ricadute economiche di 5,8 miliardi. Poi è arrivata la pandemia e lo scorso anno, secondo le stime di U Uni mev,nimev,s sono on oaandat in dati iinnf fumo umo 228,88,8 miliardi di euro di ricavi (10,8 da marzo ad agosto e 18 da settembre a dicembre dicembre) ) e 4,8 di ricadute economiche. «Secondo un sondaggio che abbiamo realizzato tre mesi fa - spiega Pitou-il50%d elle nostre imprese dichiara di essere in se rioperi corico lol od da a qui aadd aprile. aprile. Un caso ememblematico è quello di Compexposium». A settembre il colosso che organizza 140 saloni all’anno ha c chi est ohi est olla a procedura procedura di dis al vagu arsa lv agua rd dia. i a. Esi temono altre on ondate. date.
Il 2021 è iniziato con la cancellazione di due eventi simbolo: il salone internazionale dell’agricoltura, che si tiene ogni anno a Parigi a fine febbraio e quello dell’aerospazio a Le Bourget a giugno. Per quest’ultimo, al contrario del salone inglese che si è svolto in modalità digitale (si veda l’articolo in alto), gli organizzatori hanno deciso per uno stop. Unimev ha fatto appello al Governo per inserire anche il settore degli eventi tra i beneficiari del pacchetto di aiuti anti-Covid. «Ci sono ancora questioni in sospeso - spiega Pitou - e restiamo vigili, ma molte delle nostre richieste sono state recepite e annunciate lo scorso 14 gennaio». Tra queste un allargamento delle maglie del “fondo di solidarietà” con un sistema di ristori: chi ha perso almeno il 70% dei ricavi ha diritto a una compensazione del 20% del volume d’affari fino a 200mila euro al mese, indipendentemente dalle dimensioni. È anche previsto un sostegno pari al 70% dei costi fissi per chi realizza almeno un milione di fatturato al mese. «Abbiamo chiesto al Governo - afferma Pitou - che gli aiuti non cessino il giorno in cui saranno di nuovo possibili gli assembramenti. Il nostro settore necessita di almeno 4 mesi per riorganizzarsi».
In attesa della ripartenza, che secondo gli addetti ai lavori più ottimisti arriverà a giugno e per gli altri a settembre, la filiera si interroga sul digitale. «Per alcuni - conclude - una formula ibrida è inevitabile, molti auspicano invece che la situazione ritorni come prima. Non dimentichiamo il “dietro le quinte” che si perde da remoto. È presto per individuare una tendenza che dovrà comunque tenere conto delle esigenze dei clienti».