Il Sole 24 Ore

Nuova tranche Sure da 4,4 miliardi, andrà agli ammortizza­tori

Leonardi ( Mef): copriranno le spese 2020 per Cig Covid e indennità per gli autonomi

- Claudio Tucci

L’Italia ha ricevuto altri 4,45 miliardi di prestiti Ue destinati al lavoro. Si tratta di una nuova tranche di « Sure » , il programma europeo di sostegno temporaneo ( fino al 2022) che protegge i lavoratori in cassa integrazio­ne e le imprese durante la pandemia.

L’annuncio è arrivato ieri dai vertici europei; prima dal commissari­o all’Economia, Paolo Gentiloni; poi, a seguire, con un tweet in italiano, dalla presidente della commission­e Ue, Ursula von der Leyen.

Nel complesso, « Sure » fornirà assistenza finanziari­a per un totale di 100 miliardi; all’Italia spettano, in tutto, 27,4 miliardi, la dote più elevata, anche rispetto alle stime iniziali ( intorno ai 20 miliardi). L’emissione di ieri ( la quarta) è stata di 14 miliardi, al nostro Paese ne sono andati, come detto, 4,45. La Polonia ha avuto 4,28 miliardi, il Belgio 2 miliardi, 1,03 miliardi sono andati alla Spagna, 913 milioni alla Slovenia, 728 milioni alla Grecia, 304 milioni all’Ungheria, 229 milioni a Cipro, 72 milioni alla Lettonia. Nei mesi scorsi, come ricordato dal capogruppo Pd in commission­e Politiche europee della Camera, Piero De Luca, il nostro Paese ha ricevuto i primi 16,5 miliardi.

Questi prestiti Ue, in base alle regole attuali, concorrono a coprire i costi direttamen­te connessi all’istituzion­e o all’estensione di regimi nazionali ( dei Paesi membri) di riduzione dell’orario di lavoro e di altre misure analoghe per i lavoratori autonomi. In Italia, quindi, con i fondi « Sure » , « finanziamo le spese 2020 su cassa integrazio­ne d’emergenza, indennità autonomi e altri interventi a tassi molto convenient­i - ha spiegato Marco Leonardi, consiglier­e economico del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri -. È un grande successo, atteso da tempo » . Sulla stessa lunghezza d’onda, il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo: « Con l’arrivo di altri 4,45 miliardi proteggiam­o lavoratori e aziende dalla crisi Covid- 19. La priorità è e resta il lavoro » .

Guarda avanti la presidente della commission­e Lavoro della Camera, Debora Serracchia­ni: « I fondi Sure - ha detto l’esponente dem - sostengono l’Italia nell’affrontare uno dei peggiori momenti della nostra storia sociale. Non basta però usare questi fondi per dare un sostegno più o meno prolungato ai lavoratori, bisogna trasformar­li in una occasione per fare le urgenti riforme degli ammortizza­tori sociali e delle politiche attive » .

Il riferiment­o è all’annunciata revisione dei sussidi, dalla Cig alla Naspi, al momento ferma ai box, e al decollo dei servizi per il lavoro e, soprattutt­o, dell’assegno di ricollocaz­ione, che proprio il Pd ha esteso, in legge di Bilancio, anche a chi è in Naspi e ai lavoratori in Cig. Partite, entrambe, cruciali considerat­i gli ultimi dati sul lavoro (- 444mila posti nel 2020), e in vista del 31 marzo, data, a oggi, di scadenza delle misure emergenzia­li ( e con il nuovo decreto Ristori in standby da giorni per la crisi di governo).

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