Il Sole 24 Ore

Bertolaso: tutti vaccinati entro giugno

I nodi: i medici di base aderiscono su base volontaria e servono più dottori

- Sara Monaci

L’obiettivo della Regione Lombardia, che da ieri ha ufficialme­nte arruolato l’ ex capo della Protezione civile Guido Bert ola so come consulente, è di arrivare alla vaccinazio­ne anti- Covid di tutti i 10 milioni di abitanti entro l’inizio dell’estate. Partita a rilento con i vaccini, la Lombardia vuole ora tornare a mostrare la perduta immagine di efficienza. Bertolaso, che lavorerà a stretto contatto con la neo assessora al Welfare e vicepresid­ente Letizia Mo ratti, ha ha dichiarato che i medidichia­rato che i medici lavorerann­o su più turni «24 o real giorno, sette giorni su sette » , seguendo un « complesso piano di logistica » , che dovrà anche « districars­i tra vaccini diversi, destinati a fasce di età diverse, con richiami o senza » , per la cui pianificaz­ione « ne vedremo delle belle » .

Ovviamente sulla tempistica c’è un problema non da poco: l’ approvvigi­onamento delle dosi a livello nazionale, da cui poi deriva la distribuzi­one regionale, « dipende dallo Stato, non da noi - precisa Bertolaso - Se non arrivano le dosi non ci possiamo fare niente. Ma sono ottimista, sono certo che febbraio e marzo saranno ancora mesi difficili ma da aprile la situazione si sbloccherà » . L’ex capo della Protezione civile sottolinea la sua missione da « uomo delle istituzion­i, senza logiche di parte perché il Covid non ha colore politico » . Era già stato chiamato durante il primo lockdown dal governator­e Attilio Fontana per seguire i lavori dell’ospedale nella ex Fiera di Milano, ancora oggi aperto con circa 200 posti di terapia intensiva. Poi si era ammalato di coronaviru­s lui stesso, ricoverato al San Raffaele di Milano. Adesso torna in pista, dopo quasi un anno, per guidare la fase 2, quella che dovrebbe servire al rilancio del territorio regionale.

Se durante la prima ondata del virus la sanità lombarda è stata spesso chiamata in causamatai­ncau saperle sue lacune territori a-perle sue lacune territori ali, inquestafa­sei “inquesta fasei“nuovi” vertici regionali ( cioè dopo il recente rimpasto di giunta) parlano di capillarit­à e utilizzo di tutte le strutture sociosanit­arie .« Coinvolger­emo Atse Asst, integrando­ci con la Protein tegrandoci Protezione civile regionale, con 20 mila volontarie chiedendo anche ai medici andati in pensione di dare una mano » .

Ci sono ancora due incognite, sebbene Moratti si dica ottimista. La prima è l’adesione reale dei medici di famiglia, con cui la Regione Lombardia ha firmato un accordo. « L’adesione sarà su base volontaria, ma ci aspettiamo un’ampia risposta di fronte all’emergenza » , dice Moratti. Per quanto riguarda i medici mancanti, Moratti spiega di aver fatto una richiesta al commissari­o nazionale, in base alla quale arriverann­o 650 medici subito e poi 2.500 nei mesi estivi, « ma su questo - conclude la vicepresid­ente - abbiamo bisogno di un miglior cronoprogr­amma. Chiediamo inoltre di poter utilizzare gli specializz­andi, di cui per ora la Legge di stabilità prevede l’impiego gratuito per un solo mese » .

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« Si tratta di mobilitare la Protezione civile della Lombardia, gli oltre 400mila volontari, di oltre 400 associazio­ni, la Croce Rossa italiana, delle Misericord­ie, degli alpini » .
Il Piano di Bertolaso. « Si tratta di mobilitare la Protezione civile della Lombardia, gli oltre 400mila volontari, di oltre 400 associazio­ni, la Croce Rossa italiana, delle Misericord­ie, degli alpini » .

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