Corte conti sull’Inpgi patrimonio a 0 nel 2028
La relazione sulle gestione finanziaria 2018 evidenzia l’insostenibilità nel tempo
« Nelle relazioni relative agli ultimi esercizi, questa Corte ha richiamato l’attenzione sul perdurante andamento negativo dei saldi della gestione previdenziale e assistenziale della gestione sostitutiva e sulla conseguente necessità che l’Inpgi adottasse con urgenza severe misure atte a ristabilire l’equilibrio previdenziale pesantemente compromesso dalla profonda crisi del settore dell’editoria, contraddistinta dalla sensibile contrazione dei contratti di lavoro e dal peso sempre crescente degli oneri per ammortizzatori sociali a carico dell’Istituto medesimo » . Queste parole sono contenute nella delibera 1/ 2021 della Corte dei conti, pubblicata ieri e relativa alla gestione finanziaria 2018 dell’istituto di previdenza dei giornalisti.
Valutazioni che fotografano la situazione di tre anni fa, ma che sono ancora attuali, dato che nel frattempo il trend negativo del settore e dei conti dell’Inpgi non si è invertito, anzi. I problemi affliggono la gestione dei lavoratori dipendenti, mentre quella degli autonomi gode di buona salute.
Nella prima, sempre nel 2018, si rileva la prosecuzione della riduzione del rapporto tra iscritti attivi e pensioni; saldo negativo della gestione previdenziale e assistenziale; patrimonio netto in diminuzione; rilevanti crediti nei confronti di iscritti e dipendenti; organi sociali composti da un numero elevato di componenti, non funzionale a un’azione efficace e con costi elevati.
Secondo la Corte, la riforma del 2015- 2017 non garantisce l’equilibrio strutturale e, in base al bilancio tecnico del periodo 2018- 2067, il patrimonio dell’ente si esaurirebbe nel 2028. « Secondo le previsioni attuariali, l’equilibrio di gestione sarebbe conseguibile solo attraverso un idoneo numero di nuovi ingressi » . Che finora non è avvenuto e non avverrà “naturalmente”, dato che il settore è in crisi. ma che i vertici dell’Inpgi stanno tentando di concretizzare portando nella sfera di azione dell’istituto chi si occupa di comunicazione a livello professionale ma non è inquadrato come giornalista.